La difesa dei diritti umani “è un interesse nazionale” nella misura in cui “le aree dalle quali provengono minacce alla nostra sicurezza sono anche quelle incui i diritti sono più gravemente violati” . Lo ha detto il ministro degli Esteri Giulio Terzi aprendo con un videomessaggio la conferenza internazionale sulla centralità della persona nel mondo contemporaneo, organizzata dal Cidu (Comitato interministeriale per i diritti umani) in collaborazione con il Volontariato internazionale per lo sviluppo ed il Comitato per la promozione dei diritti umani.
Liberta’ individuali alla base di nostra battaglia
“Le libertà individuali sono alla base della nostra battaglia”, ha sottolineato Terzi, ricordando che l’Italia è “capofila” nelle iniziative internazionali a difesa delle categorie più deboli come le donne e i minori . Tuttavia, “siamo lontani da punto di arrivo perchè il divario tra i principi e la loro applicazione è ancora troppo ampio”, ha aggiunto il titolare della Farnesina, auspicando il “dialogotra paesi, culture e religioni” e sollecitando la “promozione dell’educazione ai diritti umani” .Anche in Italia c’è ancora molto da fare, ha avvertito il presidente della Commissione Diritti umani del Senato, Pietro Marcenaro, ricordando ad esempio che nel nostro codice penale non è presente il reato di tortura. “Certi temi non riguardano solo i paesi arretrati”, ha sottolineato. Ciclo di incontri coinvolge oltre 200 universitari. La conferenza conclude il terzo ciclo di incontri sul tema della promozione dei diritti umani e offre la possibilità ad oltre 200 studenti universitari romani di approfondire le più importanti tematiche di attualità in questo campo, attraverso panel tematici con docenti, funzionari di governo, giornalisti ed esponenti della società civile impegnati sul campo.