“Il nostro obiettivo è il bando definitivo di questa pratica disumana nel più breve tempo possibile”, e anche se ci sono degli “ostacoli” i risultati finora sono stati “incoraggianti”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri Giulio Terzi chiudendo i lavori di un evento alla Farnesina dedicato al tema delle mutilazioni genitali femminili, promosso dalla ong “Non c’è pace senza giustizia”.
Italia primo paese occidentale a lottare contro MGF
L’Italia è stato il primo paese occidentale a intraprendere la lotta a questa pratica negli anni ottanta, fino a co-sponsorizzare la risoluzione dell’Onu approvata lo scorso dicembre per il bando delle mutilazioni genitali, ha sottolineato Terzi, ricordando che tale fenomeno colpisce non solo l’Africa ma anche l’Europa e l’Italia.
140 milioni di vittime
Ci sono ancora tanti ostacoli – ancora 140 milioni di bambine nel mondo sono vittime – ma cresce il fronte dei paesi che abbandonano le mutilazioni genitali: “ben 9775 comunità di 15 paesi” nel 2012, ha ricordato Terzi, grazie al programma di Unfpa/Unicef finanziato anche dall’Italia, che ha assicurato un nuovo impegno anche per quest’anno. Ora, ha aggiunto, “è necessario non disperdere il capitale di credibilità accumulato, le alleanze concluse e le esperienze maturate nel tempo”.