La difesa della libertà di religione serve per contrastare l’estremismo violento, che utilizza proprio la religione come pretesto per diffondersi. Lo ha sottolineato il Ministro Giulio Terzi aprendo i lavori di un workshop internazionale sulla promozione della libertà religiosa, organizzato dall’Ispi alla Farnesina e co-presieduto da Italia e Giordania.
Ruolo guida dell’Italia in ambito ONU e UE
Gli estremisti e i gruppi radicali, ha ricordato Terzi, “abusano del messaggio religioso per servire i loro obiettivi politici violenti”. Al contrario, “la battaglia è tra chi vuole imporre la religione come forma di totalitarismo e chi desidera mandare un messaggio di tolleranza per costruire una società moderna”, ha sottolineato Terzi, ricordando il costante impegno dell’Italia in nome della tolleranza e del dialogo, con un “ruolo guida” in ambito Onu – che ha portato nel dicembre scorso all’adozione di due risoluzioni in difesa della liberta religiosa – ed in ambito Ue, dove si stanno elaborando le nuove linee guida sul tema.
Sistemi a confronto e ruolo dei media al centro del workshop
Il convegno odierno, a cui partecipano molti studenti, approfondisce il risorgere della religione nelle relazioni internazionali sotto diversi aspetti: il primo, la comparazione dei diversi sistemi costituzionali e legali. Secondo, il ruolo della religione nei diversi contesti culturali, economici e sociali dei principali paesi e delle principali aree geografiche. Terzo, il ruolo dei mezzi di informazione, della comunicazione, della rete e dei media tradizionali.