Il nuovo Ambasciatore d’Italia a Bucarest Diego Brasioli ha incontrato, il 22 febbraio, nel corso di un primo appuntamento informale presso la sua Residenza, un centinaio di imprenditori italiani operanti in Romania e i responsabili delle Istituzioni italiane del settore economico-commerciale. Alla luce dell’importanza strategica delle relazioni economico-commerciali tra i due Paesi, l’Ambasciatore ha sottolineato la funzione dell’Istituzione che rappresenta, quale punto di riferimento per un agire sinergico del Sistema Italia in Romania, in continuità con l’operato dei suoi predecessori. L’interesse crescente della stampa locale e italiana per gli eccellenti risultati raggiunti nel settore della cooperazione economico-commerciale è prova tangibile della profondità dei rapporti bilaterali e segnale promettente per le future opportunità di collaborazione.
Molti settori strategici di interesse comune
Molti i settori considerati strategici, dall’energia tradizionale e rinnovabile, passando per le infrastrutture e i trasporti, fino all’agro-industriale, senza tralasciare il manifatturiero e i servizi. Nonostante la crisi economica e finanziaria internazionale, la Romania – sin dagli anni novanta laboratorio di internazionalizzazione per le imprese italiane – rappresenta ancora un mercato di assoluto rilievo e ricco di opportunità per il futuro. Il picco dell’interscambio bilaterale registrato nel 2011 potrebbe essere eguagliato nel 2012 (10 miliardi di euro nel primi dieci mesi del 2012 a fronte di 12 miliardi nel 2011). Anche il numero delle imprese italiane attive sul totale di oltre 32.000 registrate sta crescendo in modo stabile e da’ lavoro a circa 800.000 persone in tutto il Paese. Come rilevato dall’Ambasciatore, “con questo primo incontro con alcuni rappresentanti del variegato universo dell’imprenditoria italiana in Romania ho avuto modo di constatare come questo Paese, grazie anche all’azione sinergica dei vari attori del Sistema Italia, costituisca una sempre più promettente frontiera per la crescita economia dell’Italia, che potrà far leva sulle numerose opportunità esistenti in settori chiave”.