L’export italiano ‘vola’ in Giappone, dove nei primi tre mesi dell’anno ha registrato un aumento del 33,5% su base annua e del 9,8% rispetto al trimestre precedente. Come ha sottolineato l’Ambasciata italiana a Tokyo, riferendo i dati sull’interscambio commerciale diffusi dal Ministero delle Finanze giapponese, si tratta di un risultato nettamente superiore alla media europea nello stesso periodo (10,8% su base annua e 3,4% su base trimestrale) e alla performance dei principali partner Ue, Germania, Francia e Gran Bretagna. L’Italia ha cosi’ consolidato la sua posizione come terzo fornitore del Giappone in ambito europeo, dopo Berlino e Parigi.
I settori trainanti
A trainare le esportazioni italiane e’ il settore dei prodotti farmaceutici, con un aumento delle vendite del 35,8% su base trimestrale e del 77,1% su base annua, confermandosi la prima voce del commercio bilaterale con una quota del 29,3% e permettendo all’Italia, con una quota del 13%, di scavalcare Svizzera e Francia come terzo fornitore del Giappone dietro Germania e Usa. Buoni risultati anche per altri due settori tradizionali dell’export, come quello dei prodotti alimentari e quello dei macchinari e delle apparecchiature meccaniche ed elettriche che hanno registrato importanti tassi di crescita, rispettivamente del 20,8% e 18,8% su base annua e dell’1% e 2,8% rispetto allo scorso trimestre. Netto aumento anche per abbigliamento e accessori, borse e footware, tanto da spingere il comparto moda a coprire un quarto del totale dell’import giapponese dall’Italia.