“Stiamo lavorando”, in vista del vertice intergovernativo italo-russo che si terra’ a Trieste il 26 novembre, ”alla firma di una serie di accordi destinati a incidere concretamente e positivamente sulla vita delle imprese e delle famiglie italiane, in una diplomazia della crescita nel quadro di una ripresa economica”. Lo ha annunciato il Ministro degli Esteri Emma Bonino nella conferenza stampa conclusiva della ministeriale italo-russa Esteri-Difesa a Villa Madama.
A Trieste sarà inoltre lanciato ufficialmente l’anno del turismo italo-russo (ottobre 2013-ottobre 2014): “Ci attendiamo 1,5 milioni di turisti in più”, ha detto la titolare della Farnesina. Con il collega Sergei Lavrov “abbiamo deciso di usare anche le energie dei nostri colleghi ministri dell’Economia e dello Sviluppo economico per un incontro di preparazione del vertice”, ha sottolineato il Ministro.
Dossier internazionali
Nell’agenda dei lavori della riunione ministeriale italo-russa di Esteri e Difesa oltre all’economia anche i dossier internazionali, come la cooperazione sul tema della sicurezza, la crisi siriana e la stabilizzazione in Afghanistan. Per quanto riguarda la sicurezza Bonino ha detto che ”le minacce di una ripresa terroristica sono minacce consistenti. Noi stessi abbiamo rivolto un appello alla cautela a migliaia di turisti e ridotto al massimo l’operatività di alcune ambasciate”, ha aggiunto.
La crisi siriana
Quanto alla crisi siriana il capo della diplomazia italiana ha sottolineato che ”il conto dei drammi e delle stragi in Siria aumenta ogni giorno. Questo conto ci spinge a dire che non c’è soluzione militare al conflitto”. Per questo e’ necessario lavorare per ”arrivare a Ginevra 2″. Stiamo lavorando – ha aggiunto – affinché l’opposizione siriana, che ha mostrato in questi anni fragilità e disunione, trovi una rappresentatività tale che gli consenta di essere a Ginevra un interlocutore vero”.
La titolare della Farnesina ha detto che con i colleghi russi “ci siamo riservati di approfondire la possibilità e le modalità di fornire aiuti umanitari anche all’interno della Siria, nell’ambito della comunità internazionale, attraverso in primo luogo le agenzie delle Nazioni Unite.