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Siria: Bonino, intervento impraticabile senza mandato Onu

Un intervento militare in Siria senza la copertura del Consiglio di sicurezza dell’Onu non è praticabile. Lo ha detto il ministro degli Esteri Emma Bonino nel corso di un forum su Radio Radicale, invitando a considerare le reazioni di Russia e Iran. ”Dovremmo evitare di rendere mondiale un dramma internazionale. E anche l’opzione ‘1’ di un intervento ‘limitato’ rischia di diventare illimitato”, ha aggiunto, sottolineando che prima di assumere qualunque iniziativa bisogna ”pensarci mille volte, perché le ripercussioni potrebbero essere drammatiche”.


Tutti i paesi ammettono difficoltà intervento


Gli stessi paesi che premono per una soluzione militare in Siria si rendono conto delle difficoltà di tale opzione, ha puntualizzato Bonino, ricordando ad esempio che lo stesso collega francese Laurent Fabius ha parlato di “problemi non irrilevanti in caso di intervento senza mandato Onu”. Inoltre, tali paesi, come anche la Gran Bretagna, dovranno “tenere conto delle proprie opinioni pubbliche e dei parlamenti” che potrebbero ostacolare un intervento militare.


Strade alternative come esilio Assad


Con una posizione “unanime” nel Consiglio di sicurezza dell’Onu “si potrebbero percorrere strade non necessariamente militari” in Siria, come ad esempio il “deferimento” di Assad “alla Corte penale internazionale” o una “campagna internazionale per il suo esilio”.


Armi chimiche: chi ha certezze le condivida all’Onu


Qualunque Paese che “dice di avere prove certe” sull’uso di armi chimiche da parte di Assad dovrebbe metterle a disposizione in “luoghi deputati all’esame e alla condivisione, con il consiglio di sicurezza dell’Onu”, ha aggiunto il ministro, sottolineando che la condivisione serve ad evitare che “ognuno tiri dalla sua parte”.

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