Trovare le risorse per stabilizzare la Somalia. E’ lo scopo della Conferenza di alto livello organizzata dalla Ue a Bruxelles, cui partecipa il Ministro Emma Bonino. Non una “svolta”, ma “sicuramente un passo avanti”, secondo il capo della diplomazia italiana. Come per l’accordo Kerry – Lavrov sulla questione delle armi chimiche in Siria. E il Ministro aggiunge: “la situazione e’ migliore di un anno fa, ma bisogna prendere atto di dati positivi senza far finta di non sapere che ci sono ancora un sacco di problemi”. Bonino ha voluto partecipare personalmente alla Conferenza, organizzata dalla rappresentante per la politica estera europea.
Ashton, cruciale sostenere la ripresa economica
“La sicurezza per il popolo somalo – ha detto Catherine Ashton – passa per la sicurezza economica, quindi e’ cruciale sostenere la ripresa e la crescita del paese, in modo da permettere una crescita sicura della democrazia. Oggi passiamo dalla fase della transizione a quella degli interventi a lungo termine”.
Bonino, Conferenza passaggio importante
Bonino, a sua volta, definisce la conferenza come “un passaggio importante che ci portera’ alla riunione del 26 settembre a New York che presiederemo io ed il collega etiope. “La mia preoccupazione, a parte gli investimenti che abbiamo gia’ fatto, e’ capire se si fa un passo avanti dal punto di vista politico”, ha detto.
E’ di nove milioni di euro l’impegno dell’Italia per progetti in Somalia
E’ di nove milioni di euro l’impegno dell’Italia per progetti in Somalia. Lo ha detto il ministro degli esteri, Emma Bonino, nel suo intervento alla Conferenza di Alto livello in corso a Bruxelles. Il capo della Farnesina ha definito come “essenziale” il progresso politico tra il governo centrale e le autorità locali, considerato “premessa essenziale” per la stabilità del Paese e per i progetti di costruzione delle istituzioni di dello sviluppo economico. L’accordo siglato nei giorni scorsi tra il governo federale somalo di Mogadiscio e l’amministrazione autonoma dello Giuba guidata da Ahmed Madobe, e’ stato definito da Bonino come “un importante passo avanti” che dovrebbe essere seguito da accordi simili con le altre province somale. Il ministro ha poi ricordato come la sicurezza sia ancora il punto debole del paese e debba essere l’obiettivo primo del processo politico. Ed ha sottolineato come “cruciale” il rispetto dei diritti fondamentali assieme al rispetto dei diritti delle donne, incluso l’accesso all’istruzione. E, come ricordato parlando con i giornalisti prima dell’ingresso nella Conferenza, Bonino ha posto l’accento sull’ esecuzione degli accordi: l’ Italia presiederà insieme all’Etiopia la sessione IGAD del 26 Settembre alle Nazioni Unite e nei prossimi giorni il presidente somalo sarà a Roma, occasione per discutere nel dettaglio gli sviluppi dei prossimi mesi.
Oltre 50 delegazioni
A Bruxelles, oltre alle delegazione di 50 Paesi, e’ presente il presidente somalo Hassan Sheikh Mohamud, oltre a rappresentanti dell’Unione Africana, della Banca Mondiale, dell’Organizzazione della Conferenza Islamica e della Lega Araba e diverse ong. All’incontro sono presenti, oltre al capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, i presidenti della Commissione Europea, Josè Manuel Durao Barroso, e del Consiglio, Herman Van Rompuy. La comunita’ internazionale ha gia’ concesso circa 1,2 miliardi di aiuti tra il 2008 e il 2013 per la cooperazione e la sicurezza in Somalia.