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Missioni, Bonino al Senato – Aiuti per 23,6 milioni a aree crisi

Nel decreto missioni sono stati impegnati “23,6 milioni di euro” per aiuti umanitari nelle aree di crisi sulla base di quanto annunciato dal premier Enrico Letta al G20 di San Pietroburgo mentre altri “10 milioni saranno resi disponibili a fine dicembre”. E’ quanto ha annunciato il Ministro degli Esteri Emma Bonino parlando al Senato alle Commissioni riunite di Esteri e Difesa nell’ambito delle Comunicazioni del Governo sullo stato delle missioni in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo e sostegno dei processi di pace e stabilizzazione. E la titolare della diplomazia italiana, parlando al Senato assieme al Ministro della Difesa Mario Mauro, ha affrontato i principali temi dell’attualità internazionale, dall’emergenza legata ai flussi migratori nel Mediterraneo allo smantellamento delle armi chimiche in Siria fino alle aperture iraniane sulla questione nucleare.


Immigrazione, coste libiche punto d’uscita flussi



Sul fronte dell’emergenza migranti il Ministro Bonino ha ammesso come le coste senza controllo della Libia siano diventate il punto d’uscita dei flussi migratori dall’Africa sub-sahariana. Libia dove, la settimana scorsa, il delicato contesto legato alla stabilità e alla sicurezza del Paese ha ricevuto un nuovo colpo con il sequestro, durate poche ore, del Primo Ministro Ali Zeidan. Il “sequestro lampo” del premier libico e’ plausibilmente legato a una “manovra politica volta a forzarne le dimissioni”, ha evidenziato Bonino rimarcando come “la settimana prossima avremo più chiaro il tipo di transizione” che si ha davanti e per la quale “il governo italiano insiste che sia avviato un processo inclusivo” anche perché in questo momento la situazione non è sostenibile. Situazione che è più che mai connessa al problema europeo dei flussi migratori in arrivo dal Mediterraneo. “Oggi ci sono interessi opposti e divergenti che si scontrano nel Mediterraneo. Questa è la difficoltà” di “avere una politica estera comune europea”, ha ammesso il Ministro Bonino aggiungendo come non sia un “mistero” il fatto che “alcune capitali europee non solo pensano che la politica estera venga fatta al Consiglio di Sicurezza dell’Onu ma hanno interessi che sono divergenti dai nostri”.


Siria, positiva collaborazione Damasco con missione Opac


Il capo della diplomazia italiana ha poi affrontato il tema della crisi siriana, evidenziando come “le informazioni che abbiamo dall’Opac” (Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche) sono di un processo di verifica degli arsenali di armi chimiche “positivo” e di una “positiva collaborazione del governo” siriano. Mentre su un altro fronte, quello iraniano, il Ministro degli Esteri ha espresso una certa prudenza sulle aperture mostrate da Teheran a Ginevra nei colloqui con gli Stati del 5+1 sulla questione nucleare: “Non è il caso di essere eccessivamente ottimisti. C’è un dato di attenzione che poi deve basarsi sui fatti e non solo sulle dichiarazioni”.


Egitto, no a semaforo verde per sicurezza turisti nel Sinai


Focus, infine, sulla questione sicurezza in Egitto alla luce anche del protrarsi degli scontri tra autorità e manifestanti in diverse città del Paese. A tal proposito Bonino ha voluto ribadire “mancanza tangibile di evoluzione della nuova amministrazione egiziana” e la sua “reazione totalmente spropositata” con 50 vittime nelle ultime settimane mentre, rivolgendosi agli italiani intenzionati a recarsi nelle aree turistiche della Penisola del Sinai, la titolare della Farnesina ha precisato: “Riconfermo che i nostri servizi non consigliano e non danno un semaforo verde” per quanto riguarda “la sicurezza dei turisti” a Sharm el Sheik e nel Sinai.

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