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Dei/Sole 24 Ore – Congiuntura: Bank of Canada rivede al ribasso le stime di crescita 2013-2015

Congiuntura: Bank of Canada rivede al ribasso le stime di crescita 2013-2015


In occasione della pubblicazione dell’ultimo Monetary Policy Report, Bank of Canada ha rivisto le previsioni per il 2013: l’incremento del PIL atteso per il 2013 e’ ora di 1,6% (rispetto all’1,8% atteso a luglio). L’inflazione e’ rimasta ben al di sotto del target stabilito attestandosi all’1,3% nel terzo trimestre del 2013. Quanto alle previsioni per il 2014 e 2015, la Banca Centrale stima che la ripresa della domanda mondiale (e soprattutto di quella USA), incrementando le esportazioni (per una durata minima di due trimestri consecutivi), inneschi un circolo virtuoso di miglioramento del clima di fiducia degli operatori economici, aumento degli investimenti fissi e creazione di impiego. In tale scenario, sarebbero quindi ancora una volta le esportazioni a fungere da catalizzatori della crescita canadese, che, nelle previsioni di Bank of Canada, si attesterebbe al 2,3% nel 2014 (2,7% le stime di luglio) e al 2,6% nel 2015 (2,7% a luglio), tornando quindi al pieno potenziale a meta’ 2015, due trimestri piu’ tardi rispetto a quanto anticipato nelle precedenti previsioni. In sostanza, nelle valutazioni dell’Istituto di emissione canadese restera’ modesta nel breve-medio periodo.


(infoMercatiEsteri)


Spagna: ordini industria in calo


Gli ordini dell’industria spagnola, secondo l’indice destagionalizzato e corretto per i giorni lavorativi, sono scesi del 3,1% a ottobre e del 6,4% tendenziale. Lo comunica l’ufficio statistico Ine. In base all’indice grezzo, invece, gli ordini sono caduti del 4% tendenziale. A settembre gli ordini dell’industria erano scesi dell’1,5% congiunturale e del 3,3% tendenziale. Il fatturato e’ sceso del 5,1% su anno e dell’1% su mese.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Germania: salari reali in calo


I salari tedeschi si sono ridotti, nel terzo trimestre, sulla base dei dati confrontati all’andamento dell’inflazione. I lavoratori hanno perso potere d’acquisto, anche se la prima economia europea sta recuperando in fretta. I salari sono saliti dell’1,3% tendenziale nel terzo trimestre, in base ai dati dell’ufficio federale di statistica, ma il rialzo e’ stato piu’ che “mangiato” dall’inflazione, cresciuta dell’1,6% nello stesso periodo. Di fatto, il trend dei salari e’ stato calante (-0,3% in termini reali), dopo che si erano mostrati stagnanti nel secondo trimestre e in calo dello 0,1% nel primo.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Romania: Ansaldo ed ENEA creano consorzio per reattore IV gen.


Nasce il consorzio Falcon per la realizzazione in Romania di un dimostratore di reattore a fissione di quarta generazione. E’ stato, infatti, firmato a Bucarest, alla presenza del ministro rumeno delegato per l’Energia, Costantin Nita, l’atto costitutivo del consorzio Falcon Fostering ALfred CONstruction) tra Ansaldo Nucleare, Enea e l’Istituto di Ricerca Nucleare ‘Icn’ della Romania. “La costituzione del consorzio per la realizzazione in Romania del reattore Alfred – ha commentato Giovanni Lelli, presidente di Enea – e’ un successo della collaborazione fra ricerca pubblica e industria, fra Enea e Ansaldo Nucleare. L’industria italiana ha cosi’ accesso ai finanziamenti romeni e della Ue per la fornitura di componenti ad alta tecnologia”. Il Consorzio, che dopo l’atto costitutivo tra i primi tre firmatari verra’ allargato alla partecipazione di numerose organizzazioni europee che gia’ hanno espresso il loro interesse, si legge nella nota, si prefigge di reperire, tramite meccanismi in kind, le risorse necessarie alla realizzazione di una prima fase di sviluppo tecnologico e progettuale. Per la successiva fase di costruzione del reattore si intende fare ricorso ai finanziamenti della Bei ed ai fondi infrastrutturali (Cohesion Funds), a cui in particolare la Romania puo’ accedere nella sua qualita’ di nuovo membro della Comunita’ Europea.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Regno Unito: Granarolo apre societa’ commerciale per italian food


Il gruppo agroalimentare Granarolo annuncia la costituzione di Granarolo Uk, societa’ per la distribuzione e la commercializzazione di prodotti lattiero-caseari italiani sul mercato inglese e irlandese, controllata per il 51% da Granarolo International. L’operazione e’ realizzata in partnership con F.lli Bosco, primario operatore nel mercato inglese che da oltre 40 anni distribuisce in Inghilterra prodotti alimentari italiani di qualita’. Granarolo Uk, spiega una nota, potra’ beneficiare di una rete distribuzione gia’ consolidata, flessibile ed efficiente con un’esperienza specifica nel B2B (in particolare Gdo, HoReCa e Food Manufacturing) a cui si aggiungera’ una piattaforma distributiva dedicata per il segmento retail che sara’ ulteriormente valorizzato attraverso nuovi investimenti


L’operazione consentira’ di consolidare la presenza di Granarolo nel settore dei formaggi italiani d’importazione che in Inghilterra vale circa 117 milioni di euro. In particolare, quello inglese e’ il secondo mercato a livello europeo per i formaggi a pasta molle ed il terzo per quelli a pasta dura (Grana Padano e Parmigiano Reggiano)


Granarolo UK sara’ attiva nell’importazione e distribuzione di formaggi italiani freschi e stagionati. Si prevede che, a regime, le attivita’ che fanno capo Granarolo UK possano generare un fatturato annuo per Granarolo di oltre 20 milioni di euro. L’operazione si inserisce nell’ambito del piano industriale 2012-2016 che prevede un percorso di internazionalizzazione del Gruppo Granarolo gia’ avviato nel 2012 con l’acquisizione di Lat Bri, partnership siglata con la societa’ Ferruccio Podda finalizzata all’esportazione dei formaggi Dop e nel 2013 con l’acquisizione della francese Cipf Codipal.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Irlanda: economia in ripresa, previsioni PIL 2014 + 2%, 2015 + 2,8%


Il Pil dell’Irlanda, nel terzo trimestre, e’ salito dell’1,5% congiunturale, secondo i dati destagionalizzati dell’Ufficio statistico centrale. Il governo irlandese prevede che l’economia cresca del 2% il prossimo anno e del 2,8% nel 2015.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Germania: debito pubblico in calo


L’indebitamento dello Stato centrale, delle Regioni e dei Comuni in Germania e’ diminuito dell’1,9% annuo a un totale di 2.024,2 miliardi a tutto settembre. Lo ha annunciato l’ufficio federale di statistica, Destatis, sottolineando come il trend di miglioramento stia continuando (-40 miliardi circa nei 12 mesi a tutto settembre) anche se il totale resta al di sopra della barra dei 2mila miliardi, pari a 25.145 euro per ciascuno degli 80,5 milioni di abitanti del Paese. Il principale contributo al calo del debito e’ venuto dalle Regioni (-4,4% a 620 miliardi) e in misura minore dallo Stato centrale (-1% a 1.270 miliardi) mentre l’indebitamento dei Comuni e’ peggiorato dello 0,5% a 133 miliardi. Secondo Destatis, il miglioramento complessivo e’ da ricondursi principalmente al buon andamento degli asset trasferiti alle due ‘bad bank’ costituite dallo Stato, Fms Wertmanagement e Eaa (Erste Abwicklungsanstalt), per gestire i debiti pregressi delle banche Hypo Real Estate e WestLb. Il debito pubblico tedesco ammontava nel 2008, prima della crisi finanziaria, al 59,4% del pil (60% il tetto massimo previsto dai Trattati europei) e ha poi raggiunto un picco dell’82,5% nel 2010. La stima dell’istituto di ricerca congiunturale Diw e’ di una discesa al 79,4% quest’anno e al 73,7% nel 2015, dall’81,2% del 2012.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)