La Presidenza italiana dell’Ue nel secondo semestre 2014 sarà all’insegna della “crescita e del lavoro”, perché “il malessere sociale che c’è rende i cittadini in difficoltà rispetto all’idea di Europa e avremo elezioni europee difficili se non siamo in grado di dare risposte”: lo ha detto il Presidente del Consiglio Enrico Letta dopo un colloquio con il Presidente della Commissione Ue Josè Manuel Barroso, nell’ambito di un incontro con il Collegio dei Commissari a Bruxelles a cui hanno partecipato anche la Ministro Emma Bonino ed il colleghi Enzo Moavero Milanesi, Fabrizio Saccomanni, Enrico Giovannini e Carlo Trigilia.
A luglio summit Ue su disoccupazione a Roma
“Dopo la visita a Roma della Commissione Ue il 3 e 4 luglio vogliamo organizzare un summit dedicato alla disoccupazione dei giovani”, ha annunciato Letta. E a metà ottobre si terrà a Milano “un vertice che unirà i 28 capi di stato e di governo dei paesi europei e i capi di Stato e governo dei paesi asiatici”, ha aggiunto, intervenendo ad un’iniziativa su Expo 2015 che “porterà l’Italia in cima all’idea europea”, attraverso il tema della sicurezza alimentare che è “l’argomento perfetto per l’Italia e per l’Europa” ed è “l’argomento del futuro”.
Immigrazione, serve più Europa per scongiurare altre Lampedusa
Altro dossier importante per l’Italia sarà quello dell’immigrazione clandestina, perché, ha sottolineato Letta, “tragedie come quelle vissute a Lampedusa non devono ripetersi più”. L’Italia su questo fronte “chiede più Europa e faremo di tutto perché questo tema sia tra quelli centrali della presidenza italiana Ue”.
Ucraina: preoccupazione, porte Europa restino aperte
Un tema scottante è quello legato alle relazioni esterne dell’Ue, soprattutto riguardo alla crisi in Ucraina. A questo proposito Letta ha espresso “grande preoccupazione”, assicurando che “lavoriamo intensamente perché le porte dell’Europa restino aperte: la violenza e la repressione non sono la strada. Solo con dialogo si risolve”
Marò: Barroso rinnova impegno Ue a sostegno Italia
Anche la vicenda dei due marò italiani da circa due anni bloccati in India è stato tra gli argomenti affrontati nel corso dell’incontro tra i componenti della Commissione europea e la delegazione del Governo italiano, in particolare Letta e Bonino. In questa sede, il Presidente Barroso ha rinnovato l’impegno, anche a livello personale, a fare tutto il possibile affinché la vicenda possa concludersi positivamente. Lo stesso presidente ha anche ribadito il ‘no’ alla pena di morte, ipotesi ventilata nelle ultime settimane.