Slovacchia: auto non conosce crisi: 980mila vetture prodotte nel 2013
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Associazione dell’Industria Automobilistica slovacca, il volume di autovetture prodotte nel 2013 ammonta a 980.000 unita’, un dato che posizione la Slovacchia come il primo Paese al mondo per il rapporto numero di auto prodotte /numero di abitanti. La quasi totalita’ della produzione slovacca del settore “automotive” e’ destinata all’export (Russia, Cina, Sudamerica). Secondo il Presidente della Associazione, Holecek, l’ulteriore espansione del comparto “automotive” e’ stata possibile grazie alle strategie messe in atto dalle tre case automobilistiche nel Paese, Volkswagen, Kia Motors e PSA-Peugeot Citroen (investimenti per ampliamento degli stabilimenti, produzione di autovetture ecologiche anche di piccola cilindrata, ricerca e sviluppo nuove tecnologie, ecc.). Rispetto allo scorso anno, la produzione e’ aumentata del 6% per la Volkswagen, che ha prodotto 420.000 autovetture; Kia ha registrato un incremento del 7%, con 313.000 unita’, mentre PSA, nonostante le difficolta’ del “gruppo” , ha visto una crescita record in Slovacchia del 16% con 248.000 auto.
(infoMercatiEsteri)
Lituania: Banca Centrale prevede PIL +3,5% nel 2014, euro nel 2015
L’ultimo documento di previsione della Banca centrale lituana mantiene invariate le previsioni di crescita del Pil per il 2013 (2,8%) e il 2014 (3,5%). La crescita sarà prevalentemente basata sulla domanda interna. Il Pil nel III trimestre 2013 è stato pari a 9,3mld di euro (+2,3% rispetto al III trimestre 2012 e +0,2% rispetto al II trimestre 2013). Resta contenuto il tasso di inflazione (1,3% nel 2013, 1,5% nel 2014). Nel prossimo futuro è previsto un aumento degli investimenti per espandere la capacita’ produttiva. L’export costituisce sempre una componente importante della domanda ma il rallentamento delle economie dei principali partner commerciali non consente di emettere previsioni eccessivamente ottimiste. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere dall’11,6% del 2013 al 10,3 nel 2014. L’inflazione sotto controllo e il buono stato di salute delle finanze pubbliche rendono molto probabile l’ingresso di Vilnius nell’euro a inizio 2015. La rivista Forbes ha inserito la Lituania al 25° posto della classifica “Best countries for business” mentre il Paese baltico ha guadagnato una posizione, collocandosi al 21esimo posto, nell’Indice di Libertà Economica pubblicato dalla US Heritage Foundation su 178 nazioni e all’11 esimo su 43 nazioni europee considerate.
(InfoMercatiEsteri)
Usa: +3,2% pil IV trimestre in linea con attese, +1,9% intero 2013
Il prodotto interno lordo americano nel quarto trimestre 2013 e’ salito del 3,2%, registrando una variazione percentuale in linea con le attese. Nell’intero 2012 l’economia Usa e’ migliorata dell’1,9%, contro il +2,8% del 2012. I dati sono stati diffusi dal dipartimento del Commercio. Era dal 2005 che l’economia Usa non saliva di oltre il 3%. Gli acquisti dei consumatori americani e le esportazioni nel quarto trimestre hanno controbilanciato il calo delle spese governative e di quelle del comparto immobiliare.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
USA: indice PMI Chicago scende a 59,6 punti
L’indice Ism Pmi di Chicago a gennaio e’ sceso a 59,6 punti dai precedenti 60,8 punti di dicembre: il dato risulta al di sopra delle attese, visto che gli analisti avevano messo in conto un indice pari a 59 punti. Piu’ nel dettaglio l’indice sui nuovi ordini e’ balzato a 64,6 punti dai precedenti 43,9 punti, quello sui prezzi e’ passato a 64,9 punti da 63,3 punti, mentre quello sul lavoro e’ sceso a 49,2 punti da 51,6 punti.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Dubai: Khaled Al Habbabeh conferma interesse per acciaio Piombino
Il Commissario straordinario della Lucchini, Piero Nardi ha incontrato in fine settimana Khaled Al Habahbeh e Ali Ghammagui che hanno manifestato l’interesse per Piombino attraverso la societa’ Smc Group. Lo rende noto un comunicato. I due businessmen arabi hanno “hanno ribadito il loro interesse e asserito di avere la capacita’ di strutturare un fondo per il progetto in accordo con istituzioni finanziarie e investitori privati”. Al termine dell’incontro sono state anche analizzate le necessita’ a breve termine per trovare le soluzioni per la continuazione della produzione a caldo.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Economia Mondiale: segnali positivi ma ripresa ancora fragile (FMI)
“Ci sono segnali incoraggianti che la fase peggiore della crisi potrebbe finalmente essere stata superata, sebbene la ripresa sia ancora fragile e la disoccupazione resti a livelli inaccettabili in molti paesi”. E’ quanto e’ emerso in occasione della presentazione presso Bankitalia del libro del Fondo monetario, “Jobs and Growth: Supporting the European Recovery”, in uscita in primavera. La presentazione dello staff del Fmi ha individuato le misure di politica economica fondamentali per stimolare la crescita e l’occupazione nel medio termine e ha discusso di come i policy makers possano rispondere a queste sfide: “Politiche di sostegno alla domanda possono aiutare a proteggere la ripresa in atto, ma il completamento dell’infrastruttura istituzionale della zona euro rimane un aspetto fondamentale nel ridurre le incertezze percepite dagli investitori”. Altrettanto cruciali sono le misure per gestire le vulnerabilita’ dei bilanci del settore privato, che rappresentano una minaccia per la crescita e l’occupazione nel medio termine. “In ultima analisi, gli alti livelli di debito pubblico dovranno essere ridotti sebbene, per quanto possibile, questo dovra’ essere fatto gradualmente e in modo tale da minimizzarne l’impatto negativo sulla crescita a breve termine”. Nel futuro, i benefici ottenuti dal rimuovere gli ostacoli strutturali nei mercati dei prodotti e del lavoro saranno sostanziali, anche perche’ simili riforme renderanno piu’ facile per i paesi trovare nuove fonti di crescita attingendo alle sempre piu’ importanti catene di fornitura transfrontaliere. “Niente di tutto questo – sono le conclusioni della presentazione – la presentazione – sara’ di facile attuazione, ma e’ il momento per i governi di adottare le misure di politica economica che garantiscano che un maggior numero di cittadini europei possano tornare al piu’ presto al lavoro”.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Made in Italy: Governo vara disegno legge per export agrofood
Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente e ministro dell’Agricoltura, Enrico Letta, ha approvato un disegno di legge con nuove disposizioni per il sostegno al Made in Italy, la semplificazione, la competitivita’ e la riorganizzazione del settore, collegato alla legge di stabilita’ 2014. Lo rende noto il comunicato diffuso al termine del Consiglio dei ministri. “Tra le principali novita’ introdotte – si legge nella nota – c’e’ la creazione di un marchio per il Made in Italy agroalimentare, che contribuira’ a rendere piu’ semplice per i consumatori di tutto il mondo il riconoscimento dei prodotti autenticamente italiani. Il marchio sara’ privato, facoltativo e in linea con la normativa europea e potra’ dare un decisivo contributo alla lotta alla contraffazione e all’Italian sounding, che producono un danno all’export italiano di circa 60 miliardi di euro. Con lo stesso provvedimento si istituisce un credito di imposta per le aziende che investano in infrastrutture logistiche e distributive all’estero per i prodotti italiani”.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Russia: ex ministro finanze Kudrin candidato a cds Borsa Mosca
L’ex ministro russo delle Finanze, Alexei Kudrin, potrebbe andare alla guida del consiglio di sorveglianza della Borsa di Mosca: lo afferma l’agenzia Interfax, a cui Kudrin ha precisato che a proporgli l’incarico e’ stata Elvira Nabiullina, presidente della Banca centrale russa (i due maggiori azionisti della Borsa di Mosca sono la Banca centrale russa e l’istituto di credito Sberbank ndr). Kudrin dovrebbe incontrare nei prossimi giorni Sergei Shvetov, responsabile dei Servizi ai mercati finanziari, per discutere sulla proposta. Kudrin ha dovuto lasciare il ministero delle Finanze nel 2011 dopo i contrasti con l’allora presidente Dimitri Medvedev poiche’ aveva criticato la decisione di aumentare sensibilmente le spese militari e per la difesa.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)