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Bonino in Parlamento – Marò: Tutte le opzioni aperte. Non sono terroristi, l’Ue ci sostiene

“Tutte le opzioni sono aperte, sia quelle diplomatiche e politiche sia la valutazione giuridica: l’obiettivo è il ritorno in dignità dei nostri marò”. Lo ha spiegato la Ministro Emma Bonino nella comunicazioni alle Commissioni Esteri-Difesa di Camera e Senato sullo stato delle missioni in corso e degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione.


Bene Ue, utilizzo legge anti-terrorismo mette in discussione lotta pirateria


E’ “indispensabile accrescere le pressioni internazionali che abbiamo costruito con grande lavoro e che non erano scontate”, ha sottolineato la Bonino, aggiungendo che la presa di posizione, di due settimane fa, del presidente della Commissione Ue Barroso e di quella di ieri dell’Alto rappresentante Ashton al Consiglio Affari Esteri “sono strumenti importanti da usare”, perché “è stato chiarito anche agli Stati membri dell’Ue che l’utilizzo della legge antiterrorismo” per processare i due fucilieri di Marina bloccati in India “mette in discussione l’interno impianto della lotta alla pirateria con i contributi dei 28 e non solo”.


Contatti con Onu per violazione diritti umani


Il governo italiano ha “avviato un contatto” con l’Alto commissariato per i Diritti umani dell’Onu “per violazione dei diritti umani per quanto riguarda la mancanza di un capo di imputazione per i marò da parte dell’India dopo due anni, accompagnata da una restrizione della libertà”, ha poi reso noto la Ministro, spiegando che “l’Alto commissario per i Diritti umani si è riservata di valutare”. Inoltre, “è stato aperto anche un dialogo che speriamo maturi in ambito Nato e Onu”.


Al rientro Mauro valutazione task-force governo


Il ritorno dall’India del ministro della Difesa Mauro e dell’inviato speciale per il caso marò, Staffan De Mistura, “dovrà consentire una valutazione collettiva del governo” nell’ambito “della struttura che si occupa del caso che fa capo direttamente al premier, composta dai ministri competenti” (Esteri, Difesa e Giustizia), ha aggiunto la Bonino, spiegando che quella è la sede per prendere “delle decisioni e vagliare le varie opzioni sul tappeto”.


Non sono né terroristi né pirati


La Bonino ha poi ribadito che “i nostri marò non sono né terroristi né pirati: svolgevano un incarico a nome del governo italiano” e per questo motivo gli avvocati hanno contestato la possibilità che l’accusa si basi sulla legge anti-terrorismo. “La Corte Suprema si è riservata di assumere in proprio la decisione il 18 febbraio”, mentre il tribunale speciale incaricato del processo “è stato convocato il 25 febbraio”.


Siria: priorità è accesso umanitario


Per quanto riguarda la crisi siriana, ci troviamo di fronte alla “peggiore catastrofe umanitaria dei nostri tempi” e si è fatto “ancora poco sul fronte dell’accesso agli aiuti”, di cui hanno bisogno “sette milioni di persone”. La Bonino ha sottolineato che questa è la priorità, perché il processo politico “sarà lungo”. Allo stesso tempo, “è inaccettabile lo sterminio per fame o le bombe sulle file per il pane, su scuole ed ospedali”. In questa situazione anche la consegna del materiale chimico da parte del regime di Damasco, ha rilevato la Ministro, “procede a grande rilento”.


Libia: conferenza internazionale a Roma il 6 marzo

La situazione “sempre più fragile sul fronte politico e della sicurezza” in Libia sarà al centro di una conferenza internazionale convocata in ambito Onu a Roma il prossimo 6 marzo, ha reso noto la Bonino. E d’accordo con le autorità libiche e gli alleati, gli inviti saranno estesi anche ai “protagonisti dello scenario internazionale non previsti dalla prima conferenza” il 2011 a Parigi, perché bisogna far fronte ad un “territorio senza controllo”, in cui si mischia il traffico d’armi, il terrorismo e il jihadismo che viene dal Sahel.