Continua l’impegno dell’ambasciata italiana a Washington per l’analisi e lo sviluppo della diplomazia digitale. La sede diplomatica ha organizzato un seminario, il quarto dedicato al tema, dal titolo “Foreign Policy in stereo: power and leadership in a world of states and people”. Ospite dell’evento, Anne-Marie Slaugther, docente di Relazioni internazionali all’universita’ di Princeton e gia’ responsabile del “Policy planning” del dipartimento di Stato durante la gestione di Hillary Clinton. Il dibattito e’ stato introdotto dall’ambasciatore italiano negli Usa, Claudio Bisogniero, il quale ha presentato il sito web www.twiplomacy.it, che raccoglie tutti i contenuti degli eventi organizzati dalla sede diplomatica su politica estera e social media. Per l’ambasciatore, la Diplomazia 3.0 deve essere piu’ aperta e interattiva, capace di creare un ambiente ideale allo scambio di idee, best practices, esperienze.
Azione diplomatica e social media
Anche in politica estera. Slaugther ha argomentato l’importanza di ridefinire – nell’era di Twitter – i contenuti dell’azione diplomatica, combinando gli strumenti e i concetti tradizionali, con quelli nuovi, messi a disposizione dai social media. Tra i concetti emersi c’e’ che viviamo il tempo dell’interconnessione, di internet intesa ma come “rete di reti”, come metafora relazionale. E dobbiamo tenerne conto anche nel campo dei rapporti internazionali. Hanno infatti preso forma nuovi attori e nuove “constituencies” di politica estera: giovani, donne, gruppi religiosi, ecc. E con loro, con la societa’ civile piu’ in generale, serve un modo diverso di comunicare e di interagire. Una strategia che vada al di la’ del semplice dialogo. Digital Diplomacy non e’ solo ascoltare o diffondere informazioni. E’ soprattutto interagire. Creare nuovi spazi di confronto sui temi dell’attualita’ internazionale.