Nel XVIII secolo ha espresso con le sue incisioni tutto il sentimento della grandezza del passato antico: Giovanni Battista Piranesi (1720-1778), architetto, antiquario, vedutista, disegnatore ma soprattutto “incisore”, è considerato uno dei più grandi esponenti dell’arte del disegno di tutti i tempi, nonché uno dei più illustri esempi del contributo italiano all’arricchimento del patrimonio culturale mondiale. Le sue opere saranno in mostra in Australia, dal 22 febbraio, presso la Biblioteca nazionale di Melbourne. Le sue straordinarie incisioni, in particolare le sue “Vedute di Roma”, si potranno ammirare in una delle più affascinanti sedi espositive di tutta l’Australia. Al pubblico sarà offerta l’occasione di vedere le preziose opere che erano parte delle collezioni raccolte dai nobili inglesi che per primi si trasferirono in quelle terre e che ora sono custodite nella Biblioteca e in altri musei. In tutte queste opere emerge l’incredibile conoscenza prospettica, archeologica e urbanistica di Piranesi nonché il suo amore incondizionato per la Roma classica e barocca.
Scheda/Tre eventi nel segno di Piranesi
Nella città australiana sarà un periodo nel segno di Piranesi: l’esposizione alla Biblioteca nazionale, infatti, è accompagnata da altre due importanti mostre: “Piranesi Effect”, da oggi al 24 maggio allo Ian Potter Museum dell’Università di Melbourne, dove vengono esposte opere di artisti contemporanei australiani ispirate ai classici di Piranesi; la seconda, dal 26 febbraio presso l’Istituto italiano di cultura, “A Traveller’s Dream: Piranesi and Rome”, che presenta gli scatti di Graziano Panfili realizzati nei luoghi che ispirarono l’incisore di Mogliano Veneto. Il Console generale d’Italia a Melbourne, Marco Maria Cerbo, ha commentato sottolineando come “l’interesse per Piranesi sia il segno di una passione per la cultura e l’arte italiane che cresce di anno in anno e che coinvolge tutta la metropoli australiana. Questa passione si riverbera anche nella vita quotidiana di Melbourne, caratterizzata da molti spunti di ‘italianità’: del resto, le centinaia di migliaia di connazionali e di loro discendenti che vi risiedono hanno custodito e diffuso come un tesoro prezioso l’eredità della loro terra d’origine”.