Di rientro dalla missione in Libano e Giordania, il ministro degli Esteri, Federica Mogherini ha incontrato oggi Abu Mazen e Shimon Peres. “C’e’ consapevolezza, sia tra i palestinesi sia tra gli israeliani, che la pace e’ nell’interesse di tutti” e “la comunita’ internazionale ha il dovere di sostenere” questo percorso, ha detto il ministro Mogherini.
Italia pronta a fare la sua parte
Nella regione c’e’ una “forte domanda di presenza politica europea” e l’Italia fara’ la sua parte durante la presidenza del semestre”, ha assicurato il ministro. Il punto di partenza, ha aggiunto, e’ “indicare che la pace e’ necessaria e possibile”, “fondamentale e’ la volonta’ politica di arrivare a un esito positivo e di parlarsi”.
Indipensabili leadership forti e volontà
“Speriamo il governo di concordia palestinese sia la base per la ripresa dei negoziati” con Israele, ha detto il ministro al termine dell’incontro con il presidente palestinese, “per avere successo serve una leadership forte e una forte volonta’ politica”.
Con Peres, ha spiegato Mogherini, “abbiamo condiviso una visione”, consapevoli dell’importanza di trasmettere alle rispettive opinioni pubbliche che “chiudere questa pagina sarebbe un valore aggiunto”.
Mogherini, in Vaticano una giornata storica
La giornata di ieri, con la preghiera per la pace in Vaticano, e’ stata definita ” storica” dai presidenti israeliano e palestinese Shimon Peres e Abu Mazen, ha detto il ministro Mogherini, una giornata che ha “ridato una speranza al mondo che la pace e’ possibile rilanciando il percorso di dialogo”.
Viaggio in Israele e Palestina a inizio luglio
Il ministro ha annunciato che andrà in Israele e Palestina nelle “prime settimane di luglio”. “Continueremo a lavorare, ci siamo dati appuntamento in Israele e Palestina nelle prime settimane di luglio”, ha affermato, “sara’ una delle prime missioni che faro’ dopo l’avvio della presidenza del semestre Ue”.