L’Italia e’ stata eletta per acclamazione presidente del Gruppo governativo dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) per l’anno 2014/2015. E’ la prima volta che il nostro Paese assume tale responsabilita’ in seno all’organismo. Il consigliere d’ambasciata Marilina Armellin, della Rappresentanza permanente d’Italia presso le Nazioni Unite, coordinera’ le posizioni e sara’ la portavoce dei 185 governi membri dell’Organizzazione in una delicata fase in cui si discutera’ del rafforzamento del sistema di supervisione delle norme internazionali del lavoro.
L’Italia nell’Oil
Si tratta di un importante riconoscimento per il nostro Paese che promuove all’interno dell’Oil, organizzazione tripartita che riunisce i rappresentanti di governi, lavoratori e datori di lavoro, i valori fondanti della nostra societa’ basati sulla giustizia sociale e il dialogo. L’Italia e’ diventata membro dell’Ilo nel 1919 come Paese fondatore (la Costituzione dell’Organismo fa parte dei Trattati di pace della Prima Guerra mondiale) e nel 1920 e’ stato aperto un ufficio a Roma. Nel 1937 l’Italia usci’ dalla Societa’ delle Nazioni e dall’Organismo per poi rientrarvi nel 1945. Nel 1964 il Centro internazionale di formazione dell’ILO a Torino comincia la sua attivita’, in collaborazione con il governo italiano e il Comune di Torino, nell’area dove si erano svolte le celebrazioni per il centenario dell’Unita’ d’Italia. Nel 1993 il ministro del Lavoro istituisce un Comitato consultivo tripartito per il coordinamento della partecipazione italiana alle attivita’ dell’Ilo. A oggi il nostro paese ha ratificato 111 Convenzioni internazionali.