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Buenos Aires – Il “Verano italiano” riporta in Argentina Luiso Sturla

Il grande maestro italiano Luiso Sturla torna ad esporre a Buenos Aires al Museo delle Arti Plastiche – Edoardo Sivori, con una mostra antologica a cura di Serena Mormino, intitolata “Poesia di Vita a Colori”, dopo l’importante esposizione nella capitale argentina del 1972.L’iniziativa, che rimarra’ aperta fino al 3 agosto, si tiene nell’ambito del “Verano Italiano 2014”, mese dedicato dalle istituzioni della capitale argentina alla cultura italiana. Si tratta di un ciclo di eventi, che spaziano a 360 gradi, organizzati con il patrocinio dell’ambasciata italiana e del consolato generale a Buenos Aires; della Citta’ di Buenos Aires, dell’associazione Culturale Amarte, dell’associazione Musei di Buenos Aires, del Museo del Parco – Centro Internazionale di Scultura all’Aperto di Portofino, di BuenArte – Argentina e la collaborazione di Ciaccio Broker come partner tecnico.


La biografia


Sturla nasce a Chiavari nel 193 e studia al liceo artistico Nicolo’ Barabino di Genova, allievo di Libero Verzetti, e poi alla Facolta’ di Architettura di Torino. Nella sua citta’ natale frequenta i pittori Bartolomeo Sanguineti e Vittorio Ugolini e con loro forma il “Gruppo del Golfo”.Aderisce al Mac di Milano di cui diventa il segretario per la Liguria fino al 1957. Dal 1958 si dedica all’arte informale e nel 1959 tiene una personale alla Galleria Numero di Firenze.Entra a far parte del “Gruppo Numero”, con cui esporra’ in Italia e all’estero. Nella citta’ statunitense vede nascere la Pop Art e frequenta conosce Michael Goldberg e Gregory Corso.Ossessionato dai continui incendi del quartiere dell’East Side, dipinge una sessantina di carte dal titolo “Dopo gli incendi- Carte Americane”. Si trasferisce a Milano e il Centro Culturale Olivetti di Ivrea organizza una sua mostra personale. Nel 1972 la sede argentina dell’azienda italiana gli dedica una esposizione presso la Fondazione Wildenstein di Buenos Aires.Tra le altre cose, Sturla ha partecipato alla trentesima e alla trentaduesima Biennale nazionale d’arte a Milano, ha esposto alla mostra “Luce e Materia” al Castello di Rapallo insieme a Chighine, Scanvino e Vago.