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Libia: Mogherini in Parlamento – Italia impegnata in colloqui internazionali per fermare violenze

“Necessario convocare nuovo Parlamento”


Dagli scontri in Libia “difficilmente potra’ emergere un vincitore che possa governare. L’esito se si proseguisse su questa strada è di trascinare il Paese in una sanguinosa guerra civile”. Così il ministro Federica Mogherini, durante l’audizione oggi in commissione affari esteri del Senato, ha descritto il quadro sempre più preoccupante che si va delineando in Libia.


E’ necessario che lo scontro si sposti “dal piano militare al piano politico-istituzionale dentro il Parlamento, con dinamiche libiche ma anche assistenza internazionale”, ha detto Mogherini, e che il nuovo parlamento si riunisca entro la data prevista “del 4 agosto a Tobruk anche se è in discussione un’eventuale anticipazione al 2 agosto”. Fino ad allora “e’ probabile che gli scontri militari proseguano perche’ entrambe le parti mirano a rafforzare la propria posizione negoziale”.


“Necessario lavorare insieme”


Sulla crisi libica e mediorientale “ho parlato con i colleghi degli Emirati arabi, Turchia e Qatar, piu’ tardi lo faro’ con l’Arabia Saudita. E il presidente del consiglio sara’ in Egitto dopodomani” perche’ “abbiamo bisogno di lavorare insieme ai grandi Paesi della regione: ognuno ha un’influenza diversa su parti diverse in tutti gli scenari, ed è bene coordinare gli sforzi per evitare che la situazione degeneri ulteriormente” ha aggiunto il ministro.


Mogherini: delegazione Ue trasferita in Tunisia


“La nostra ambasciata è tra le pochissime rimaste aperte a Tripoli”, ha detto Mogherini, “insieme a quelle di Regno Unito, Malta, Romania e Ungheria.”, precisando che la delegazione dell’Ue in Libia si sta trasferendo in Tunisia in queste ore.


Il ministro ha infine espresso la gratitudine del governo all’ambasciatore italiano e Inviato speciale dell’Italia per la Libia Giuseppe Buccino anche per la richiesta di evitare ulteriori violenze che ancora in queste ore sta rivolgendo, in incontri riservati, a tutti gli attori locali.