Nell’ambito del Semestre di presidenza italiana della Ue, a partire da una riflessione sul ruolo giocato dall’Italia e dalla Farnesina nella genesi dell’Unione – dall’istituzione della Ceca (1951) ai trattati di Roma e alla nascita della Cee (1957) – l’Ambasciata d’Italia a Berlino insieme al ministero degli Affari esteri propongono un approfondimento sull’arte e sull’architettura in Italia negli anni Cinquanta attraverso l’opera degli artisti e degli architetti coinvolti nel completamento dell’edificio destinato, sin dal 1940, ad ospitare la sede del ministero degli Affari esteri. A partire dal 17 novembre fino al 4 dicembre sarà infatti possibile partecipare alle visite guidate presso l’Ambasciata.
Opere degli anni Cinquanta di proprietà del ministero e altre in comodato presso la Collezione Farnesina
L’allestimento, di quaranta opere circa, privilegia quale focus di approfondimento il cantiere della Farnesina: dai lavori di completamento del progetto alla decorazione degli interni a cura di Enrico Del Debbio (1953-1959), dai più tardi interventi artistici nei saloni del piano nobile alle opere acquistate tramite concorso pubblico (1965-1970), in linea con la cultura artistica del decennio Cinquanta. La parte architettonica è documentata da disegni progettuali, fotografie d’epoca, maquettes provenienti dall’archivio Del Debbio (MAXXI, Roma) e dai fondi del ministero. La parte artistica si concentra sulle opere degli anni Cinquanta di proprietà del ministero e altre in comodato presso la Collezione Farnesina– Accardi, Afro, Bertini, Conte, Dorazio, Leoncillo, Sanfilippo, Scanavino ecc. – e i bozzetti degli interventi di decorazione realizzati fra anni Cinquanta e Sessanta, alcuni dei quali reperibili presso il patrimonio permanente della Farnesina (Selva, Scordia), altri presso gli archivi degli artisti e degli architetti impegnati nel cantiere degli anni Cinquanta (Bevilacqua, Calò Cascella, Coccia, Consagra, Tot, Montanarini, Novelli, Pomodoro, Quaroni, Scialoja ecc.).