Tra Italia ed Emirati Arabi Uniti ci sono “posizioni convergenti e preoccupazioni comuni sulle principali crisi internazionali”. Il Ministro Paolo Gentiloni sintetizza cosi’ i risultati del colloquio con il collega Abdullah bin Zayed al Nahyan svoltosi ad Abu Dhabi dove il Ministro si e’ recato nel fine settimana, sottolineando che si tratta della sua prima visita fuori dall’Europa.
Comune impegno per la stabilità in Libia
L’incontro – ha detto Gentiloni – “ha confermato la comune consapevolezza dei rischi che una Libia divisa o in guerra rappresenterebbe, e l’interesse comune di entrambi i Paesi ad una maggiore stabilizzazione di Tripoli attraverso un più robusto sostegno dei tentativi di mediazione”. Il titolare della Farnesina ha ricordato che gli sforzi europei, americani e dell’Onu per arginare gli estremisti e contrastare gli episodi di terrorismo corrono paralleli a quelli dei Paesi arabi alleati, di cui gli Emirati rappresentano uno dei motori principali. I due ministri hanno inoltre discusso della Siria e del comune impegno alla lotta all’Isis, oltre che della necessità di riavviare i negoziati di pace tra Israele ed Anp.
I rapporti bilaterali
L’incontro, dedicato ai rapporti bilaterali oltre che alle politiche regionali, giunge un mese dopo la visita in Italia del Principe ereditario degli Eau, Mohammad bin Zayed al Nahyan. Il colloquio conferma dunque il rafforzamento delle relazioni politico-strategiche tra Roma ed Abu Dhabi, e “dà impulso – ha aggiunto – ai molti dossier di collaborazione bilaterale aperti tra Eau ed Italia”. Tra questi, ha ricordato Gentiloni, l’istituzione di una scuola internazionale italiana negli Eau, che potrebbe comprendere anche un conservatorio; la già solida collaborazione tra Expo Milano 2015 ed Expo Dubai 2020; un’intesa sul tema dell’estradizione.