“L’internazionalizzazione favorisce l’innesto di un meccanismo virtuoso che aumenta la capacità di diversificazione produttiva delle imprese e determina l’utilizzo finale dei fattori produttivi”. Lo ha detto il Ministro degli Affari esteri, Paolo Gentiloni, nel corso dell’evento conclusivo del forum Italo-Americano sulle Pmi che si tiene a Roma.
“La nostra esperienza ci dice che a parità di varie condizioni le imprese esportatrici sono sempre più efficienti di quelle che si limitano al mercato interno”, ha continuato il ministro degli Esteri. Secondo il titolare della Farnesina “il sostegno all’internazionalizzazione passa, tra l’altro, dalla adozione di iniziative di politica pubblica indispensabili sul piano interno e regionale, dagli adempimenti burocratici amministrativi al potenziamento degli strumenti di finanziamento dell’intermediazione commerciale – ha concluso – per citare i principali temi su cui il governo è attivamente impegnato per rendere le cose piu’ facili agli investitori stranieri e agli imprenditori italiani, favorendo un quadro di certezze giuridiche fiscali e un calendario affidabile per i permessi necessari”.
Per sfide globali risposte coordinate
“Di fronte a sfide per loro natura globali servono analisi condivise e risposte coordinate” ha aggiunto il Ministro, “si tratta di mettere in moto se possibile anche geometrie inedite perche’ a volte durante le crisi possono nascere ispirazioni per cogliere e sfruttare a pieno potenzialita’ prima date per scontate. E’ nota l’importanza strategica delle piccole e medie imprese del nostro tessuto produttivo – ha detto ancora il Ministro – ed e’ risaputo che le Pmi sono il principale vettore per una reale industrializzazione e per lo sviluppo di un tessuto in grado di generare continuita’ di lavoro e di sviluppo”.