Terza giornata dei ricercatori italiani in Danimarca nella residenza storica dell’ambasciata italiana a Copenaghen. Al centro dell’incontro, un dibattito sullo stato della ricerca nei due Paesi, alla presenza di esponenti del mondo scientifico e accademico. In Danimarca vivono e operano centinaia di ricercatori italiani, attratti dai generosi incentivi disponibili presso il mondo accademico, le imprese, i centri di studio e le fondazioni private. Il preside della facolta’ di Studi umanistici dell’Universita’ di Copenaghen, Riber Hedetoft, ha messo in risalto l’aumento delle sponsorizzazioni private anche nel suo settore e l’ambizioso programma di digitalizzazione del patrimonio bibliotecario. Il capo dipartimento dell’istituto Niels Bohr, Krarup Feidenhansl, ha tracciato una linea di continuita’ nella ricerca sulla materia, dal ‘900 ad oggi, sottolineando i contributi italiani a una grande tradizione danese, da Enrico Fermi a Fabiola Gianotti, sino ai ricercatori italiani che partecipano all’acceleratore europeo di neutrini European Spallation Source (Ess) di Lund, nel sud della Svezia.
Dibattito sullo stato della ricerca nei due Paesi, alla presenza di esponenti del mondo scientifico e accademico
Tra i relatori, il presidente dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca), Stefano Fantoni, che ha illustrato impegni e sfide dell’attuale sforzo italiano di misurazione e incentivazione dei risultati accademici e scientifici. Da parte sua, il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, premio Brain 2014 della fondazione danese Lundbeck e premio Principe di Asturie 2011, ha illustrato l’avventura accademica e umana, presso l’Universita’ di Parma, della scoperta dei ‘neuroni a specchio’, la base cerebrale dell’empatia. All’incontro in residenza hanno partecipato le principali imprese italiane presenti nel Paese scandinavo, insieme a tutti gli attori italiani della promozione e dell’internazionalizzazione, tra cui l’Ice e l’addetto scientifico da Stoccolma, insieme all’addetto militare da Berlino, Camera di Commercio italo-danese e Istituto italiano di Cultura a Copenaghen.