“C’è un forte impegno da parte del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale per rafforzare gli interventi legati alla traduzione, anche grazie ai diversi Istituti italiani di cultura all’estero, responsabili della diffusione della cultura e della tradizione in un settore che, al di là delle eccellenze, è attualmente in sofferenza. Anche grazie all’impegno comune con il Maeci spero quindi che questa iniziativa possa allargarsi sempre più, nella consapevolezza di quanto il lavoro dei traduttori sia fondamentale per conoscere alcuni dei più bei capolavori letterari esistenti al mondo”: così Rossana Rummo, a capo della Direzione generale Biblioteche e istituti culturali del ministero dei Beni, delle Attività culturali e del turismo, intervenendo presso la sala conferenze della Biblioteca nazionale centrale di Roma alla cerimonia di conferimento dei “Premi nazionali per la traduzione” per l’anno 2014.
Otto in tutto sono stati i premi assegnati
I premi, istituiti il 4 febbraio 1989 dal ministro dei Beni culturali e ambientali, sono destinati a traduttori ed editori italiani e stranieri che abbiano contribuito alla diffusione della cultura italiana all’estero e della cultura straniera nel nostro Paese. “I ‘Premi nazionali per la traduzione’ – ha spiegato la Rummo – rappresentano un focus sul lavoro del traduttore al quale viene riconosciuto il merito di aver introdotto in Italia, attraverso testi italiani, culture talvolta anche molto lontane dalla nostra”.