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Montreal – Libri, Alberto Mario Delogou e la sue “Ballate per seppellire un fucile”

E’ nato in Sardegna ma da più di vent’anni vive tra l’Europa e il Nordamerica. Oggi risiede  a Montreal, in Canada. E’ un agronomo, un economista, un giornalista, un attore e uno scrittore.  E proprio in veste di scrittore Alberto Mario Delogou farà tappa – giovedì 12 marzo alle 18.30 -all’Istituto Italiano di Cultura di Montréal (1200, Avenue du Dr. Penfield) per presentare il suo libro multilingue: “Ballate per seppellire un fucile”. Ogni poesia che compone il libro, creato nell’arco di un decennio, è stata infatti concepita  in una tra le quattro lingue che l’autore padroneggia (Sardo, Italiano, Francese e Inglese) per poi esser trasposta nelle altre .“Ballate per seppellire un fucile” sono poemi da recitare e da cantare, storie di guerra, di soprusi e liberazioni, di fame di pane e di pace, d’identità malintese, sradicamenti e privilegi, e di eroi senza fucile. Il libro raccoglie “Se sapessi”, vincitrice del premio Gramsci 2006 per la poesia sarda, la preghiera laica “Ballata per seppellire un fucile”, la cruda e struggente “Le sue mani che guarivano”, la subdola “Servi, la tecnologica Inchinatevi”, l’aristocratica “Destini di culla”. 

 

 Ogni poesia è stata infatti concepita  in quattro lingue 

“Leggendo i suoi testi – e questa raccolta in particolare – non ho avuto la sensazione di trovarmi davanti al ‘già detto’, o soltanto a qualcosa di smorto, a testi dettati dalla convenienza o dalla noia. Solo voglia di vivere e di mettere la Sardegna al centro del mondo, senza farsi offuscare dalla fierezza, ma inseguendo sempre la lucidità: il centro del mondo il sardo lo cerca e lo trova solo quando sa anche andare oltre se stesso. La poesia nasce qui, nella sua natura di sardo esterno, di sardo diverso e più uguale degli uguali, più sardo di tutti i sardi che sono sempre rimasti a casa loro” scrive lo scrittore Alessandro De Roma, nella sua introduzione al libro. L’Istituto Italiano di Cultura di Montréal promuove l’appuntamento  con il patrocinio non oneroso del Progetto Europeo Performation: La Gente è il Territorio (www.performigrations.eu) un progetto culturale finanziato con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea. 

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