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Venice International University: Conferenza internazionale ‘Mutamenti Climatici nell’Artico’

Ha avuto luogo nei giorni 11 e 12 dicembre a Venezia la conferenza internazionale sui cambiamenti climatici nell’Artico, organizzata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Direzione Generale per l’Unione Europea, con la collaborazione della SIOI e della “Venezia International University”, che ha messo a disposizione i propri locali.

Tre sessioni e tavola rotonda

L’agenda era articolata in tre sessioni: mutamenti ambientali nell’Artico, conseguenze di questi e sviluppo equilibrato della regione ed infine popolazioni indigene e mutamenti ambientali. A conclusione dei lavori una Tavola Rotonda.

Ai lavori, presieduti dal “Senior Arctic Official” (S.A.O.) italiano Consigliere d’Ambasciata Marco Tornetta, hanno partecipato la maggior parte dei S.A.O. degli Stati membri del Consiglio Artico, o comunque qualificati rappresentanti designati dai rispettivi governi. In apertura lavori gli indirizzi di saluto registrati da parte del SS Senatore della Vedova e del Ministro degli Esteri islandese. Nelle fasi successive hanno avuto luogo due videoconferenze, con il Segretario Esecutivo dell’Arctic Monitoring and Assessment Program Lars Otto Reiersen e con la rappresentante del Parlamento Sami presso il Consiglio Artico Gunn Britt Retter. Ai lavori della seconda giornata ha inoltre partecipato il Presidente Franco Frattini, oltre che in qualità di Presidente della SIOI, anche in veste di ex inviato speciale del Ministro per l’Artico e di Ministro degli Esteri.   

Il panel di studiosi intervenuti era prevalentemente composto da italiani, anche al fine di evidenziare il nostro know how scientifico in materia di Artico. Fra le qualificate presenze a livello internazionale quelle del norvegese Kim Holmen e del britannico Peter Wadhams dell’Università di Cambridge. Erano anche rappresentate Eni e Finmeccanica.

Ampiezza del fenomeno del riscaldamento

Fra gli elementi di maggior interesse emersi dai lavori, l’ampiezza del fenomeno del riscaldamento che, se da un canto aprirà a medio termine la prospettiva della navigazione circumpolare, prospettiva tutt’altro che scevra di problemi, dall’altro comporterà un aumento non indifferente delle temperature medie, molto più nell’Europa meridionale che non in quella settentrionale. Il fenomeno indurrà inevitabilmente anche dei cambiamenti considerevoli negli usi ed i costumi delle popolazioni, la cui sussistenza è in molti casi basata sulla caccia. Da qui l’esigenza di una campagna di sensibilizzazione e la necessità di un crescente coordinamento e coinvolgimento internazionale, anche al di là degli Stati artici. 

Centralità del Consiglio Artico

Un secondo aspetto emerso nel corso dei lavori è stato la convergenza di opinioni sulla centralità del Consiglio Artico, unico foro di consultazione intergovernativa, allargato alle comunità indigene e naturalmente agli Stati non artici osservatori, anche extra-europei.

Partecipazione del Presidente Franco Frattini

Alla Tavola Rotonda conclusiva ha attivamente partecipato il Presidente Frattini.  Egli, nel ricordare il proprio impegno politico – in qualità di Ministro degli Esteri – per promuovere l’ingresso dell’Italia nel Consiglio Artico, ha evidenziato l’importanza geo-strategica della regione, la cui dimensione umana non va sottovalutata e la cui tutela deve essere una priorità per la comunità internazionale. Le popolazioni indigene sono infatti i primi garanti della tutela del fragile eco-sistema artico. Ha quindi evidenziato l’importanza e ruolo del C.A. come promotore e coordinatore di azioni costruttive nonché foro di incontro per l’armonizzazione di interessi talora divergenti.

Al termine dei lavori, la presidenza italiana ha suggerito alcune conclusioni, ottenendo il consenso dei presenti.

– Il fenomeno del riscaldamento è una sfida globale che impone una risposta globale della Comunità Internazionale, che deve coordinarsi con gli Stati Artici. Il miglior foro in questo contesto è indubbiamente il Consiglio Artico;

– L’Italia, nel rispetto delle sovranità nazionali, è pronta a fare la sua parte con le proprie competenze scientifiche e tecnologiche e le proprie aziende di punta, per contribuire ad uno sviluppo equilibrato nel rispetto dell’eco-sistema e delle popolazioni.

   

Elenco completo dei relatori con rispettivi interventi:

Marco Filippo Tornetta, S.A.O. of Italy

Umberto Vattani, President of Venice International University

Benedetto Della Vedova, Italian Under-Secretary of State

Enrico Brugnoli (CNR), Director of Department for Earth System Science and Technologies for the environment

Kim Holmen, “A Svalbard perspective on global change”

Dmitry Drozdov, “Cryosphere response to the climate change and technogenesis in Russia”

Ian Hedgecock, “The Polar Hg cycle in a changing climate”

Angelo Viola, “CNR research activities in the Arctic region”

Roberto Azzolini, The European Polar Board strategy in the Arctic and Polar research”

Lars Otto Reiersen (AMAP Executive Secretary) (on videoconference)

Stefano Aliani,“The Arctic Ocean in the global climate”

Mauro Guglielmin, “Impact of climate change on Arctic permafrost”

Peter Wadhams, “Arctic climate change and its impact”

Roberto Udisti, Aerosol measurements in the Arctic. A tool to understand environment/climate interactions”

Marzio G. Mian, “The Arctic Times Project”

Gunn Britt Retter (on videoconference)

Adele Airoldi, “The European Union and the Arctic – The long march northwards”

Maria Pia Casarini, “The impact of climate change on Inuit and Nunavut and the activity of IstitutoGeograficoPolareZavatti”

Vilborg Einars, “Reacting to climate change in your own interest – the importance of information”

Paola Toniolo, “Finmeccanica in the Arctic Sustainable development”

Anna Devitofrancesco, “Sustainable Housing Design in the Arctic Region”

Dario Speranza, Eni

Mikael Anzén, Ambassador, S.A.O. Sweden

Roberta Burns, F. US Arctic Officer US State Department

Paul Gibbard, Minister  Counselor, Embassy of Canada in Rome – Former Director of Circumpolar Affairs

Hannu Halinen, Ambassador, S.A.O Finland

Erik Vilstrup Lorenzen, Ambassador, S.A.O. Denmark

Platon Ratskevich, Vice Consul of the Russian Consulate General in Milan

Mathias Rongved, Norwegian Embassy in Rome

Gunnar Bragi Sveinsson, Foreign Minister of Iceland

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