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Farnesina Porte Aperte: l’impegno del MAECI nella promozione del proprio patrimonio in Italia e all’estero

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ripropone “Farnesina Porte Aperte” dal 22 al 28 maggio, l’iniziativa attraverso cui incontra il grande pubblico.

Da molti anni “Farnesina Porte Aperte” è un appuntamento che rinnova l’impegno del Ministero nella promozione del proprio patrimonio in Italia e all’estero: un’occasione per dialogare direttamente con i cittadini, rendere trasparente la propria attività istituzionale, far conoscere la storia dell’edificio, delle sue collezioni d’arte e del suo patrimonio storico-archivistico e librario, trasformare uno spazio pubblico in un bene condiviso da tutti.

Quest’anno, in occasione del centenario dell’ingresso dell’Italia nella prima guerra mondiale, il Ministero partecipa alle commemorazioni che si svolgono in tutta Italia con l’esposizione storico-documentaria L’Italia e la diplomazia della Grande Guerra. Origini, sviluppi, conseguenze. Viene inoltre proposta una rara esposizione di macchine cifranti storiche. Parallelamente a queste iniziative, si rinnova la possibilità di visitare gli ambienti più rappresentativi del Ministero e della Collezione Farnesina d’arte contemporanea.

I percorsi

I visitatori potranno scegliere uno dei due percorsi possibili:

1) percorso “storico”;

2) percorso “artistico”.

1) Il percorso “storico” comprende due tappe: la mostra L’Italia e la diplomazia della Grande Guerra. Origini, sviluppi, conseguenze e l’esposizione di macchine cifranti storiche.

L’esposizione storico-documentaria sulla Grande Guerra è il risultato di un lavoro di ricerca condotto dal personale archivistico del MAECI con la consulenza scientifica del prof. Garzia e con la partecipazione dell’Archivio Storico della Presidenza della Repubblica.  Documenti di eccezionale pregio e valore storico, quali i trattati, si alternano a telegrammi, lettere confidenziali, memorie, foto e immagini, manifesti e pamphlets.  L’obiettivo è di coinvolgere gli appassionati di storia, gli studenti e il grande pubblico  in un percorso alla scoperta della dimensione diplomatica della guerra, generalmente poco nota al di fuori di una ristretta cerchia di specialisti. Il percorso espositivo integrale comprende più di cento pezzi, provenienti dall’Archivio Storico Diplomatico e dalla Biblioteca del MAECI, ed è articolato lungo tre assi tematici/cronologici sulle origini (La diplomazia italiana tra principio di nazionalità e sicurezza territoriale), la guerra (La diplomazia e la propaganda di guerra) e la pace (La diplomazia della pace). L’itinerario è arricchito da una sezione virtuale con le eccezionali fonti iconografiche del Quirinale sul Re, la politica estera e la trasformazione del palazzo in Ospedale della Croce Rossa. È stata, inoltre, realizzata anche una mostra virtuale con la digitalizzazione integrale dei documenti sul portale Politica estera e Storia: documenti e immagini della Diplomazia Italiana (www.farnesina.ipzs.it).

L’esposizione di macchine cifranti storiche presenta il materiale crittografico utilizzato per le comunicazioni classificate dalla rete diplomatica Italiana. L’esposizione, che parte dai primi dell’800 con i Cifrari manuali del Regno di Savoia e arriva alle macchine elettroniche utilizzate nel secolo scorso, comprende anche rare macchine cifranti appartenenti alla collezione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, tra cui la famosa ENIGMA, utilizzata dalle forze armate tedesche e italiane durante la Seconda Guerra mondiale. La mostra è stata oggetto di un documentario di Alberto Angela, andato in onda su SuperQuark l’estate scorsa.

Il percorso è inoltro arricchito dalla mostra fotografica The depth of the mountain landscape- an agricultural perspective raffiguranti paesaggi alpini e dei Carpazi. La mostra è stata promossa dalla Convenzione delle Alpi e della Convenzione dei Carpazi, nel quadro della loro consolidata collaborazione. Il tema del percorso fotografico vuole coniugare la bellezza delle terre di montagna e il modo in cui sono state plasmate dall’essere umano, al fine di presentare al pubblico la “Montagna abitata” con i suoi masi, gli alpeggi e l’agricoltura tradizionale. Per saperne di più www.mountainweek.org

2) Il percorso “artistico” si concentrerà sulla storia del Palazzo della Farnesina e sulla raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale

Il visitatore andrà alla scoperta di uno dei palazzi più interessanti dell’architettura italiana del primo cinquantennio del Novecento, costruito su progetto di Enrico Del Debbio, Arnaldo Foschini e Vittorio Ballio Morpurgo, che dal 1959 ospita il lavoro della diplomazia italiana.

Nelle sale e negli ambienti di rappresentanza sarà inoltre possibile osservare le opere più significative della Collezione Farnesina, la raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che include molti degli artisti italiani più rappresentativi del Novecento quali Carla Accardi, Alberto Burri, Piero Dorazio, Gastone Novelli, Michelangelo Pistoletto, Emilio Vedova, Gilberto Zorio.

Accanto agli ambienti più rappresentativi del piano nobile, sarà infatti possibile visitare la mostra “Alle origini dell’Unione Europea. Architettura e arte italiana per il Palazzo della Farnesina”. Allestita al IV piano dell’edificio, questa esposizione annovera opere di Enrico Del Debbio, Carla Accardi, Luigi Boille, Amerigo Tot, Arnaldo Pomodoro e altri artisti coinvolti nel cantiere dell’edificio, con lo scopo di offrire, a partire dalla storia di questa importante collaborazione, un significativo punto di vista sul dibattito artistico e architettonico in Italia negli anni cinquanta e sessanta.

Il percorso è inoltre arricchito dalla mostra fotografica dell’IDLO (Organizzazione Internazionale di Diritto per lo Sviluppo) Sotto la lente: la giustizia e l’agenda post 2015. Un’esposizione fotografica sulle sfide poste dallo sviluppo e dallo stato di diritto, prodotta dall’Organizzazione Internazionale di Diritto per lo Sviluppo (IDLO) e dall’agenzia fotografica Majority World. La mostra presenta lo stato di diritto come un’esperienza vissuta. Dall’uguaglianza di genere e i diritti degli indigeni, alla povertà energetica fino al possesso della terra, l’esposizione esplora il lato umano dello stato di diritto e la sua importanza nella vita quotidiana.

 

Come partecipare

 
Sarà possibile prenotare la visita sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale a partire dal 7 maggio scegliendo uno dei due percorsi proposti.

Percorso artistico

Percorso storico

 

Accesso all’edificio

L’ingresso sarà consentito prioritariamente a chi si è registrato e, in base alle disponibilità, a chi è privo di registrazione.

Non è previsto un servizio di guardaroba per caschi, trolley e altre borse di grandi dimensioni.
Tutti i visitatori saranno dotati di badge da riconsegnare all’uscita.

Come raggiungerci