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Dei – Turchia: è seconda tra Paesi emergenti per investimenti in infrastrutture

Con 17 nuovi progetti, la Turchia figura al secondo posto per investimenti in infrastrutture fra i 139 Paesi emergenti. E’ quanto emerge da un rapporto della Banca mondiale, che sottolinea come le Turchia si trovi dietro il Brasile ma davanti a Perù, Colombia e India. Nel 2014 questi cinque Paesi hanno attratto complessivamente 78 miliardi di dollari, ovvero il 73% del totale degli investimenti affluiti in tutti i Paesi emergenti. Le riforme del 2008 hanno influenzato positivamente gli investimenti energetici in Turchia: sono stati investiti 4,3 miliardi di dollari per le centrali termoelettriche di Kemerköy e Yeniköy; 1,1 miliardi di dollari per la centrale termica di Yatağan e 350 milioni dollari per quella di Çatalağzı. Inoltre, anche i progetti per le infrastrutture del sistema di trasporti turco hanno avuto un ruolo da protagonista, con 1,1 miliardi di dollari per il porto di Salipazari e 2,9 miliardi di dollari per il terzo ponte del Bosforo e per il progetto autostradale della zona del Nord Marmara. I dati del report della Banca mondiale coprono un periodo dal 1990 al 2014 e hanno preso in considerazione più di 6.000 progetti tra i 139 Paesi emergenti.

Germania: entrata in vigore legge su elettromobilità

E’ entrata in vigore la nuova legge tedesca in materia di elettromobilità. Il provvedimento, della durata prevista di 15 anni, punta ad aumentare la domanda e l’utilizzo di automobili elettriche attraverso misure quali la creazione di aree di sosta riservate, riduzioni tariffarie per parcheggi con stazioni di rifornimento annesse e permessi di circolazione in zone a traffico limitato. Il Governo federale stima che, grazie al nuovo provvedimento legislativo, potranno essere creati 30.000 nuovi posti di lavoro e arrivare alla quota di 1 milione di veicoli elettrici entro il 2020.

Anche grazie ai finanziamenti messi a disposizione dal Governo, nei prossimi mesi si terranno in vari Laender (Baden-Wuettenberg, Berlino/Brandenburgo, Bassa-Sassonia, Sassonia e Baviera) attività promozionali e fieristiche dedicate alla mobilità sostenibile.

In occasione della Conferenza sulla mobilità elettrica nazionale, tenutasi a Berlino nei giorni scorsi, la cancelliera Angela Merkel ha detto che l’ammontare complessivo degli stanziamenti pubblici non è stato ancora definito, ma che in ogni caso “gli incentivi statali non rappresenteranno uno strumento a tempo indeterminato, per non gravare eccessivamente sul debito pubblico”.

Nonostante alcune indagini di mercato indichino un persistente scetticismo dei consumatori tedeschi per questi nuovi mezzi di trasporto, soprattutto dati gli alti costi e la ridotta autonomia dei veicoli, nei primi quattro mesi del 2015 le vendite di auto elettriche sono raddoppiate, per quanto si tratti di volumi ridotti. Ad oggi i modelli elettrici prodotti da case automobilistiche tedesche sono 19, per fine anno saliranno a 30.

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