L’Istituto italiano di cultura del Cairo rende omaggio ad Alessandro Monti con una mostra che ripercorre il percorso creativo del designer italiano. Nato a Napoli nel 1925, si trasferi’ da giovanissimo con la famiglia in Egitto, prima a Suez e poi definitivamente ad Alessandria, dove e’ morto il 4 giugno scorso. L’iniziativa, “Alessandro Monti. Design italiano su tessuti egiziani”, e’ stata organizzata in collaborazione con il collezionista e curatore Francis Amin. La sua carriera inizia nel 1956 con i primi atti creativi di ‘contaminazione’, disegni per stoffe che accomunano i motivi del design italiano, le decorazioni dell’Antico Egitto e i pattern della tradizione islamica.
“Alessandro Monti. Design italiano su tessuti egiziani”
Grazie alla sua bravura diviene fin da subito un esperto conteso tra le numerose aziende tessili egiziane. Con la moglie Tatiana, estende la produzione che coinvolge ogni genere di moda e stile, orientando il gusto e la produzione di tessuti delle fabbriche dello Stato egiziano. Nel 1965, Monti viene ricevuto dall’allora presidente Gamal Abdel Nasser che ne apprezza enormemente il lavoro, consolidando cosi’ la collaborazione con le piu’ grandi aziende tessili per la decorazione di tessuti. Figura di spicco nel panorama culturale alessandrino, dal 1970 al 2001 e’ presidente della Societa’ Italiana di Beneficenza e dal 1977 fino alla sua morte anche dell’Istituto Dante Alighieri. La sua vita e’ stata anche raccontata nel film di Sherif Fethy Salem dedicato agli “Italiani d’Egitto” e in un documentario di Rai 2.