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Giornata della Giustizia Penale Internazionale: Messaggio del Ministro degli esteri Paolo Gentiloni

Oggi, 17 luglio, si celebra la “Giornata della Giustizia Penale Internazionale”, a ricordo di un momento cardine nello sviluppo delle regole a tutela dei diritti fondamentali e per la punizione di crimini che offendono la coscienza  stessa del genere umano.

Il 17 luglio del 1998, infatti, fu adottato a Roma lo Statuto della Corte Penale Internazionale: un evento che ha reso possibile lo sviluppo degli strumenti che consentono oggi alla Corte di svolgere con impegno ed efficacia le proprie alte funzioni per  perseguire e punire i responsabili di atrocità quali gli atti di genocidio, i crimini di guerra ed i crimini contro l’umanità’.

L’istituzione della Corte Penale Internazionale rappresenta il punto di approdo di un lungo processo di evoluzione storico-politica, volto all’affermazione del principio della responsabilità individuale per i crimini internazionali, da chiunque e dovunque commessi. Nel tempo, essa ha visto crescere il numero dei Paesi membri, oggi giunti a 123, espressione delle varie aree geografiche del pianeta, così come dei casi e delle situazioni che da tali Stati, e dal  Consiglio di Sicurezza dell’ONU, sono stati sottoposti all’esame della Corte.

Il ruolo essenziale della Corte a garanzia della legalità e del rispetto dei diritti fondamentali in situazioni di conflitto ne fanno, in primo luogo, uno strumento a  servizio delle vittime, a partire dai più deboli, ma anche della pace e della sicurezza internazionale, contro la destabilizzante cultura dell’impunità. La Corte svolge infatti un essenziale funzione di deterrenza e prevenzione, contribuendo a rafforzare gli sforzi della comunità internazionale nel consolidamento della pace in molte aree del mondo.

Sulla base della sua lunga tradizione giuridica, l’Italia si è schierata con decisione in questo processo di affermazione dei principi di diritto e di rifiuto dei crimini più odiosi, convinzione condivisa da settori sempre più vasti della comunità degli Stati e della società civile.

Occorre continuare a lavorare tenacemente in questo senso, incoraggiando la più ampia adesione allo Statuto di Roma, favorendo il costante dialogo tra i Membri e una sempre maggiore partecipazione e condivisione di tutti gli attori della comunità internazionale, uniti nel comune impegno di assicurare giustizia alle vittime.

In questo spirito celebriamo la data odierna, in cui la bandiera della Corte Penale Internazionale  è esposta al Palazzo della Farnesina, accanto a quelle dell’Italia e dell’Unione Europea.                            

                             

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