Il traffico illecito di opere d’arte si sconfigge anche con smartphone e tablet. Ciò grazie a “iTPC”, una applicazione tutta italiana di ultima generazione, presentata durante l’evento “Cultural Property Trafficking in Crisis Areas – The Expertise of the Italian Carabinieri for the Protection of Cultural Heritage in Countering this new Challange (organizzata da Italia e Unesco nell’ambito della terza sessione del Comitato Sussidiario del meeting degli Stati Parte della Convenzione del 1970 sulla repressione e prevenzione e del traffico illecito di beni culturali). ITPC, interamente programmata dal Comando Carabinieri tutela patrimonio culturale (Tpc) per un ampio pubblico di utenti (in particolare giovani), trasforma ogni possessore di smartphone in un soggetto capace di fornire un efficace contributo contro il traffico illecito.
Con una semplice connessione a internet, questa eccellenza tecnologica “made in Italy” permette un accesso, in qualsiasi luogo e circostanza, alla banca dati dei Beni culturali illecitamente sottratti istituita presso il ministero per i Beni e le attività culturali e del turismo (Mibact) e consente di consultare intere raccolte di pubblicazioni, edite dal Comando Tpc dal 1970, contenenti le immagini delle principali opere d’arte trafugate nel tempo. Il prodotto, finora distribuito solo in Italia, sarà acquisito tra le “migliori pratiche” internazionali e sarà rilasciato a breve in altre lingue. La presentazione dell’applicazione è stata curata dalla Rappresentanza permanente italiana all’Unesco, guidata da Vincenza Lomonaco che ha aperto i lavori.
Successivamente sono intervenuti il direttore centrale per la Promozione culturale della Farnesina, Massimo Riccardo, e l’assistant director general per il settore Cultura dell’Unesco, Alfredo Perez de Armiñan. L’applicazione è solo l’ultimo strumento in ordine di tempo che l’Italia ha messo in campo a livello internazionale per promuovere la protezione del patrimonio culturale mondiale. Il nostro paese, infatti, da tempo è impegnato in tutti i consessi più importanti, in particolar modo Nazioni Unite e Unesco; la conferma viene dalla proposta presentata dal presidente del Consiglio Matteo Renzi al summit sul peacekeeping, organizzato a margine dei lavori dell’Assemblea generale Onu. Nell’occasione, Renzi ha proposto la costituzione di una task force di carabinieri specializzati nella tutela del patrimonio culturale del mondo, da mobilitare in situazioni di emergenza su richiesta dell’Unesco. Questa tematica è divenuta di particolare rilievo a seguito prima della distruzione perpetrata dai talebani in Afghanistan e poi, più recentemente, dal Daesh in Iraq e Siria.