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Italia e Austria – Ricordano Alcide De Gasperi

L’ambasciata italiana a Vienna ricorda Alcide De Gasperi con un evento a cui ha preso parte la figlia del grande statista italiano, Maria Romana. Presenti anche il professor Paolo Magagnotti, presidente del Centro di studi europei Alcide de Gasperi dell’Universita’ dell’Ovest di Timisoara e dell’Associazione giornalisti europei; il presidente della commissione Esteri del Parlamento austriaco, Josef Cap, e l’ex presidente della Commissione Europea Romano Prodi, in citta’ per un convegno sul bicentenario del Congresso di Vienna. Per l’occasione e’ arrivato un messaggio di Angelino Alfano, ministro dell’Interno e presidente della Fondazione De Gasperi. Introducendo i lavori, il nostro ambasciatore in Austria Giorgio Marrapodi, ha ricordato soprattutto l’impegno europeista dello statista, il riconoscimento che gli era stato dato con il premio Carlo Magno ad Aquisgrana, la sua attivita’ di costruttore di ponti tra l’Italia e l’Austria e verso la futura casa comune europea.

Un profilo del padre sulla base dei ricordi: dal periodo in cui era parlamentare a Vienna in rappresentanza della minoranza linguistica italiana dell’Impero Austro-ungarico

Nel suo intervento, la signora De Gasperi ha tracciato un profilo del padre sulla base dei ricordi: dal periodo in cui era parlamentare a Vienna in rappresentanza della minoranza linguistica italiana dell’Impero Austro-ungarico a quello successivo alla Seconda Guerra Mondiale e della relativa costruzione democratica dell’Italia repubblicana e della costituzione della Comunita’ del Carbone e dell’Acciaio (Ceca), passando per incontri con intellettuali negli anni della Prima Guerra Mondiale, l’attivita’ politica al tempo dell’universita’, la sua collaborazione con il giornali “La voce cattolica” e “Fede e Lavoro”, quello con la moglie Francesca e gli anni della detenzione. Non sono mancati riferimenti anche i primi anni da presidente del Consiglio e alla conferenza di Parigi dove “si presento’ con un discorso di dignita’ e lungimiranza”. Magagnotti ha tracciato un profilo accademico dello statista italiano e Cap ha messo in evidenza che tutti in Austria conoscono Alcide De Gasperi come lo statista che dopo il fascismo e la seconda guerra mondiale ricondusse l’Italia alla democrazia ed all’Europa, ricordando che, eletto all’eta’ di appena 30 anni, fu nel 1911 uno dei deputati piu’ giovani. Un altro legame importante con l’Austria e’ costituito – ha aggiunto il presidente Cap – dalla sua partecipazione dalla Conferenza di pace di Parigi nel 1946 e dall’Accordo sottoscritto nel settembre 1946, fondamentale per l’autonomia dell’Alto Adige. La memoria di Alcide De Gasperi fa quindi anche parte del “nostro comune patrimonio europeo. Quale statista che svolse funzioni politiche di rilievo in due diversi Stati europei, Alcide De Gasperi si erge a simbolo di un’Europa delle molteplicita’”. Prodi, infine, ha sottolineato la sua “ammirazione e devozione” per la figura di De Gasperi, e ne ha ricordato lo slancio europeista verso un’Europa degli ideali e della solidarieta’.

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