Scesa in campo la prima volta nel 2011 per raccogliere fondi per le vittime del terremoto e dello tsunami in Giappone, da allora la nazionale dei diplomatici italiani non ha piu’ abbandonato la sua missione di beneficenza, giocando decine di partite in Italia e all’estero in nome della solidarieta’. L’ultima venerdi’ scorso a Mosca, dove le feluche hanno rimesso gli scarpini contro una rappresentativa russa per raccogliere “fondi per un’associazione che cura bambini malati”. Come racconta il team manager all’AGI, dal successo di quel primo torneo organizzato quattro anni fa a Perugia, “abbiamo continuato a promuovere iniziative di beneficenza, sia in Italia, sfidando altre categorie professionali come magistrati, prefetti, sindaci, sia all’estero, con rappresentative di governo, del ministero degli Esteri o giornalisti”. Diversi gli obiettivi raggiunti, non solo “il primo, quello benefico”, ma anche “quello di comunicazione non convenzionale”.
Raccolti “fondi per un’associazione che cura bambini malati”
“Vogliamo promuovere un’immagine della diplomazia italiana aperta, pronta a dialogare anche attraverso lo sport”, spiega il team manager della nazionale. Non manca poi la funzione di “team building intergenerazionale tra di noi, con i diplomatici piu’ anziani che passano le consegne per quanto riguarda i valori della solidarieta’, dell’impegno e dell’inclusivita’ alle nuove generazioni, un modo per fare squadra e conoscerci meglio”. Tante le iniziative benefiche alle quali i diplomatici-giocatori hanno partecipato negli anni, con i fondi devoluti a diversi progetti, in particolare alcuni rivolti ai bambini che soffrono, come quelli dell’Ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove giocheranno di nuovo il mese prossimo.