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Londra – Il 3 febbraio riprende “primo approdo”

Riprende a partire dal 3 febbraio il progetto “Primo Approdo”, dedicato ai giovani italiani che si sono da poco trasferiti in Inghilterra e nel Galles. All’incontro, che si svolgera’ presso il consolato generale d’Italia a Londra parteciperanno esperti italiani che vivono e lavorano a Londra e potranno dare consigli preziosi su come scrivere un curriculum, cercare lavoro e conoscere i propri diritti come lavoratore dipendente e autonomo. Per questo primo incontro del 2016 si aggiunge al consueto team di relatori anche un esperto del settore immobiliare, per una sessione speciale dedicata alla ricerca di una casa a Londra, una vera e propria sfida per chi si e’ appena trasferito nella metropoli britannica. L’iniziativa, nata su impulso del nostro ambasciatore in Gran Bretagna Pasquale Terracciano, intende fornire indicazioni generiche di orientamento agli italiani di recente immigrazione in Inghilterra e nel Galles attraverso seminari tematici ospitati nel consolato.

Gli incontri, si tengono con cadenza mensile vertono su temi specifici: legale, fiscale, medico, accademico

Gli incontri, della durata di circa un’ora, si tengono con cadenza mensile vertono su temi specifici: legale, fiscale, medico, accademico. I giovani connazionali potranno cosi’ incontrare esperti italiani del settore, che forniranno indicazioni di orientamento e illustreranno l’esperienza maturata nel proprio ambito professionale in Inghilterra/Galles. Funzionari saranno inoltre a disposizione per eventuali informazioni sui servizi consolari. Il progetto e’ dedicato a Joele Leotta, il giovane connazionale vittima di omicidio nel Kent il 20 ottobre 2013, ed e’ accompagnato dalla pubblicazione di un Manuale di orientamento edito dal Consolato generale d’Italia a Londra. Il concetto da cui si e’ partiti e’ che sono sempre piu’ numerosi i giovani italiani che si trasferiscono in Inghilterra e nel Galles, specialmente a Londra, per effettuare un’esperienza professionale linguistico-lavorativa o alla ricerca di nuove opportunita’ di impiego. Spesso questi giovani arrivano nel Paese senza una conoscenza della realta’ locale, e talvolta in assenza di una solida preparazione linguistica. Allo stesso tempo, puo’ succedere che non riescano a districarsi nell’enorme mole di informazioni su internet, non sempre affidabili, e si trovino a subire truffe e raggiri. Vi e’ poi un buon numero di giovani qualificati che desiderano far fruttare al meglio la propria formazione accademica e che pur tuttavia si trovano impreparati dinanzi al mondo della ricerca o del lavoro britannici.

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