Italia e Oman uniti dalla musica: lunedi’ prossimo, l’auditorium del Museo Bait al Zubair di Mascate ospitera’ il concerto “The Sounds of Italy and Oman – Harmonies across the Seas”. All’evento, patrocinato dall’ambasciata italiana in Oman, assistera’ il sottosegretario del ministero del Patrimonio e della Cultura, Salim bin Mohamemd Almahruqi, ospite d’onore della serata. I due Paesi si incontreranno su un repertorio di matrice popolare per strumenti a pizzico: le chitarre e i mandolini italiani e l’oud arabo. Sul palcoscenico saliranno gli italiani del “Quintetto a pizzico Nomos” con Emanuele Buzi e i musicisti dell’omanita “Oud Hobbyists’ Associations”. Del quintetto italiano fanno parte Raffaele Pullara, mandolino, Mauro Schembri, mandolino/mandola, Flavio D’Ambra, chitarra, Giovanni Gonfaloni, chitarra e Andrea Scime’, contrabbasso, mentre tra gli omaniti ci saranno Nibras Almullahi, oud, Wahab Al-Dhanki, qanun, Tahra Al-Balushi, violino, Nasser Al Kindi, violino, e Ahmed Al Siabi, percussioni omanite.
“The Sounds of Italy and Oman – Harmonies across the Seas”
L’accostamento degli strumenti a pizzico europei – mandolini e chitarre – con l’oud, che ne e’ progenitore, nel contesto del museo etnografico delle tradizioni omanite Bait al Zubair di Mascate rappresenta un’occasione particolarmente rara e significativa di incontro e dialogo tra culture. I due ensemble hanno scelto di eseguire alcune pagine significative del rispettivo repertorio con, per l’Italia, celebri trascrizioni di melodie tratte dall’opera lirica, per esempio da Rossini e da Verdi, e anche pagine di musica contemporanea, di Ennio Morricone tra gli altri e pagine nazionali omanite. Alcuni dei brani verranno eseguiti insieme dai gruppi.
“Il concerto The Sounds of Italy and Oman – ha sottolineato l’ambasciatore italiano, Paola Amadei – e’ il risultato di una collaborazione che ho promosso e, allo stesso tempo, il punto di partenza per una piu’ stretta collaborazione artistica tra musicisti italiani e omaniti, che hanno in comune l’amore per la musica e per il proprio patrimonio culturale e artistico e il desiderio di condividere con tutti noi le melodie e i ritmi delle rispettive tradizioni musicali, nello spirito di incontro e scambio che e’ proprio della cooperazione bilaterale tra i due Paesi”. “Mi auguro – ha aggiunto – che questo primo concerto contribuisca a far conoscere la tradizione del mandolino italiano in Oman e, al tempo stesso, la tradizione dell’oud in Italia e che artisti italiani e omaniti possano sempre piu’ condividere e far conoscere nei rispettivi Paesi le proprie tradizioni culturali e artistiche”.