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Dei – Marocco: Governo vara piano per rilancio settore cuoio

Il Governo del Marocco punta sullo sviluppo del settore del cuoio, che vanta nel Paese una tradizione storica, occupando oltre 21.000 persone con un volume d’affari di 4,7 miliardi di Dhs (432 milioni di euro). Il ministro dell’Industria ha infatti lanciato il piano di accelerazione industriale 2014-2020 per la promozione del comparto, con l’obiettivo di avviare 40 nuovi progetti di investimento. Grazie a tali progetti si dovrebbe realizzare un ulteriore volume d’affari di 7,5 miliardi di dirham (690 milioni di euro)  e arrivare a 35.000 addetti nel 2020.  Il piano di accelerazione industriale prevede anche un sostegno finanziario tramite il FDI, Fondo di Sviluppo Industriale, un migliore accesso alla proprieta’ fondiaria, un piano di formazione delle risorse umane e una serie di misure specifiche per ciascun comparto, specialmente per le calzature e l’abbigliamento, mediante la definizione di contratti di outsourcing per grossi produttori internazionali. Per quanto riguarda la lavorazione delle pelli, l’obiettivo e’ la realizzazione di una borsa-valori del cuoio e la creazione di un distretto del cuoio a Fes.

Tunisia: missione distretto Pesca Mazara del Vallo per investimenti

Dopo la tappa in Algeria, il Distretto Produttivo della Pesca di Mazara del Vallo, sotto la guida del presidente Giovanni Tumbiolo, ha svolto dal 10 al 12 febbraio una missione commerciale in Tunisia. L’Agenzia tunisina per la Promozione degli Investimenti Agricoli (APIA) ha organizzato per l’occasione un forum di presentazione sul clima degli investimenti e sulle opportunita’ di partenariato nel settore dell’agricoltura e della pesca in Tunisia che presenta grandi prospettive di sviluppo, in particolare per le aziende italiane interessate alla trasformazione di prodotti alimentari e alle forniture di impianti per la modernizzazione agricola. L’Italia è il primo partner della Tunisia in campo agro-alimentare e per questo l’obiettivo delle Autorita’ tunisine e’ di allargare la collaborazione e indirizzare gli investimenti privati italiani verso altri comparti quali la meccanizzazione agricola, l’orticoltura e la valorizzazione dei prodotti ittici al fine di favorire l’export tunisino verso l’UE. Per favorire la cooperazione sono previsti incentivi fiscali e finanziari per agevolare gli investimenti stranieri, come ad esempio la possibilita’ di detenere fino al 66% del capitale per i progetti agricoli e fino al 100% di quelli agro-industriali, e l’opportunita’ per le societa’ totalmente esportatrici di beneficiarie dell’esonero dall’Iva e dai diritti di dogana per l’importazione di beni strumentali.