“Abbiamo l’imperativo morale di salvare vite umane. Costruire muri non può essere la risposta, né guardare alla crisi migratoria solo attraverso la lente della sicurezza: non possiamo creare un’equazione tra migranti e terroristi”. Così il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha aperto stamani i lavori alla Farnesina del seminario Osce sulle migrazioni dal titolo ‘Refocusing Migration and Security: Bridging National and Regional Responses’.
Si tratta del primo Security Day del 2016 e il decimo nel suo genere, che si propone di ribadire l’esigenza di raccordo tra le differenti strategie nazionali e tra queste e le azioni stabilite a livello regionale sui flussi migratori e di rifugiati che interessano l’Europa.
Sono poi intervenuti il Segretario Generale dell’Osce, Lamberto Zannier, che ha invitato a ripensare “l’agenda di uno sviluppo sostenibile” nei Paesi di origine dei migranti. All’apertura dei lavori ha dato il proprio contributo anche il Presidente di Fyrom, Gjorge Ivanov. All’evento partecipa, tra gli altri, il Vice Ministro degli Esteri russo, Alexei Meshkov.
I partecipanti ai Security Days, soprattutto alti funzionari di Paesi Osce, rappresentanti di altre Organizzazioni internazionali, accademici ed esponenti della società civile, sono intervenuti a titolo personale, per agevolare e rendere più aperta la discussione. I seguiti dell’iniziativa sono curati dal Segretariato Osce, che pubblica un rapporto con gli estratti di tutti gli interventi e un set di raccomandazioni per i 57 Stati membri.