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Belgrado – L’archeologia incontra il cinema, un omaggio ai tesori italiani

Ha preso il via ieri a Belgrado e chiuderà i battenti il 7 aprile (presso la Cineteca Jugoslava, Uzun Mirkova 1) la diciassettesima rassegna Internazionale del Cinema Archeologico, organizzata dal Museo Nazionale di Belgrado in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura della città. L’Iic è, infatti, uno dei principali promotori della kermesse fin dalla sua prima edizione. La rassegna – come si legge sul sito dell’Istituto – offre agli esperti del settore e al vasto pubblico di appassionati la possibilità di conoscere le produzioni più recenti nel settore dell’archeologia. In particolare, l’Istituto Italiano di Cultura di Belgrado partecipa alla 17esima edizione della rassegna sostenendo e promuovendo la presentazione di  documentari, in lingua italiana con sottotitoli in serbo, dedicati a luoghi e momenti diversi del ricco patrimonio archeologico italiano. Il primo documentario che verrà proiettato a Belgrado (sabato 2 aprile) è “Verona Città Aperta: alla scoperta della città romana”: un video-progetto pilota del Centro Studi Archeologici di Verona realizzato lo scorso anno – con  il Patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Verona, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica del Veneto – da Marcello Peres e Nicola Tagliabue. Si tratta di un videodocumentario tecnologico in tre dimensioni (aerea, superficiale e sotterranea) dedicato all’impianto urbano di epoca romana della città di Verona. Utilizzando un linguaggio più tecnico che televisivo, riprese aeree ed animazioni a mano libera, il documentario abbraccia le evidenze monumentali romane più universalmente riconosciute (l’Arena di Verona, il Teatro Romano, il Ponte Pietra, l’Arco dei Gavi e le porte monumentali) completando la comprensione organica di questa fase storica con uno sguardo inedito alla Verona sotterranea.