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Santiago – Codex Urbinus inaugura il progetto “Incontri 1”

L’Istituto Italiano di Cultura (Iic) a Santiago del Cile inaugura il 5 aprile il progetto espositivo annuale “Incontri 1” con la mostra “Codex Urbinus” dello scultore Franco Lillo. “Incontri 1” e’ un’iniziativa, organizzata con il patrocinio del Consejo de la Cultura y de las Artes, che punta a sviluppare un percorso creativo multidisciplinare a proposito degli scambi culturali italo-cileni attraverso cinque differenti esposizioni.

L’obiettivo e’ indagare a partire da diverse discipline artistiche le relazioni culturali tra i due paesi. In “Codex Urbinus” Lillo (Santiago 1988) ha modellato i suddetti scambi culturali a partire dagli studi del grande maestro Leonardo da Vinci. Concretamente, prende come punto di partenza gli studi grafici di Leonardo (contenuti in un insieme di manoscritti o “Codici”) che ebbero come principio fondante quello di stabilire il pensiero razionale e la conoscenza delle leggi matematiche che governano la natura. La natura era la principale fonte di studio del maestro italiano, per il quale risulto’ essenziale addentrarsi nella comprensione delle sue leggi di ordine e unita’. Tra queste registro’, circa 500 anni fa, nel suo “Codex Urbinus” il principio della xylogenesis, ovvero la regola della crescita proporzionale dei rami degli alberi, dove la somma dello spessore corrisponderebbe allo spessore del tronco – o del ramo – dal quale germogliano.

Ispirato dalle leggi di formazione e crescita descritte da Da Vinci, cosi’ come dai suoi processi di crescita ed analisi morfologica, il giovane scultore scommette sullo scoprire l’interno dell’anatomia vegetale attraverso la dissezione di tronchi di “aromo” e acacia, e stabilendo equivalenze con l’essere umano aggiungendo elementi come braccia e mani scolpiti in resina. Se Da Vinci dipinge e pensa la natura, questo progetto scultoreo torna a comporsi sopra il modello naturale, rendendo esplicite simbologie che vincolano l’uomo e la natura.