C’è tempo fino a sabato 28 maggio per visitare a Caracas la mostra fotografica di Pier Alberto Cucino dal titolo “Visioni Veronesi”. Cucino oltre ad essere il direttore dell’ufficio Ice di Caracas è un fotografo. La sua mostra (inaugurata il 12 aprile) è stata allestita presso la sala MAC della sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Caracas che si trova nel quartiere di Altamira. “Fotografare Verona, le sue piazze, i suoi scorci e la sua gente nel momento in cui la luce dell’estate inizia a calare ed i colori si attenuano è stata per me un’esperienza fotografica unica ed indimenticabile” spiega Cucino, come si legge sul sito dell’Iic di Caracas. “In particolare ciò che mi ha maggiormente colpito è stato il colore caldo delle pietre che hanno reso l’architettura ed i marmi veronesi unici al mondo unitamente alla maestria degli architetti che hanno reso la città di incommensurabile bellezza. In particolare – continua il fotografo – vorrei dedicare queste foto alla comunità italiana presente in Venezuela ed a Caracas ed a coloro che hanno origini venete”.
Nell’ultimo decennio la migrazione italiana è cresciuta notevolmente e si è passati dai 3.106.251 iscritti all’Aire del 2006 ai 4.636.647 del 2015, registrando una crescita del +49,3%: è quanto si legge nel Rapporto italiani nel mondo 2015 curato dalla Fondazione Migrantes. I paesi che, nel mondo, accolgono le comunità di italiani più numerose sono quelli che mostrano anche le crescite più incisive nel decennio come l’Argentina, la Germania e la Svizzera. Oltre a questi paesi è importante segnalare che gli italiani, negli ultimi anni, si sono diretti prevalentemente in Spagna, Venezuela e, soprattutto dal 2013, in Irlanda, Cina ed Emirati Arabi complici, probabilmente, le competenze lavorative e linguistiche specificatamente richieste da questi territori “emergenti”.