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Supertelescopio europeo E-ELT – Importante successo ottenuto dall’industria Italiana

Il più grande contratto industriale mai stipulato nell’ambito dell’astronomia da terra – con un valore di quasi 400 milioni di euro – è stato ufficialmente assegnato il 25 maggio dallo European Southern Observatory (ESO) a un consorzio di imprese italiane.

La commessa, acquisita dalle industrie italiane Astaldi, Cimolai, e dal subcontrattista EIE Group, riguarda la costruzione della cupola rotante e della struttura dello European Extremely Large Telescope (E-ELT), l’avveniristico progetto varato dall’ESO, con cui si punta alla realizzazione del maggior telescopio del mondo nello spettro ottico e nel vicino infrarosso. E-ELT vedrà la luce sul Cerro Armazones, un picco di 3000 metri vicino all’Osservatorio dell’ESO al Paranal, nel nord del Cile.  La sua cupola rotante avrà 85 metri di diametro e quasi 80 metri di altezza, con una dimensione paragonabile ad un campo da calcio. L’ottica del telescopio avrà uno specchio primario dal diametro di 39,3 metri e il tutto peserà circa 5000 tonnellate.

Il gigante farà uso di sistemi ad altissima tecnologia (la struttura del telescopio prevede una massa mobile di più di 3000 tonnellate, che dovrà  posizionarsi con una precisione superiore al millimetro) e acquisirà immagini più nitide di 15 volte di quelle del telescopio orbitante Hubble. Si è certi che lo strumento darà un fortissimo impulso in avanti all’astrofisica. Dal grande occhio di E-ELT si attendono infatti nuove scoperte nell’ambito dei pianeti extrasolari e progressi nella comprensione dei buchi neri supermassivi e della materia oscura, che sembrerebbe dominare l’Universo, ma della quale non si è ancora avuto alcuna evidenza.

La cerimonia per la firma del contratto si è tenuta nella sede di Garching (Monaco) dell’ESO, alla presenza del Direttore Generale dell’ESO, Tim de Zeeuw, e dei presidenti della Astaldi, Paolo Astaldi, e della Cimolai, Luigi Cimolai. Alla Cerimonia hanno partecipato anche il Console Generale italiano a Monaco, Renato Cianfarani, il presidente del Consiglio dell’ESO, Patrick Roche, il presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) Nicolò D’Amico, l’Addetto Scientifico a Berlino Matteo Pardo e il presidente dell’EIE group, Gianpietro Marchiori. Ospite d’onore, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) Stefania Giannini.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che versa il contributo annuale dell’Italia all’ESO e partecipa al progetto E-ELT assieme al MIUR attraverso l’INAF ha espresso particolare soddisfazione per l’importante successo ottenuto dall’Italia.

«L’aggiudicazione di questo contratto da parte della nostra industria è ulteriore prova della competitività e delle capacità dei nostri settori scientifico, produttivo e delle istituzioni quando agiscono uniti, come unico Sistema » ha dichiarato Vincenzo De Luca, Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese.

Il nuovo contratto si aggiunge a quelli già firmati per EELT nel 2015 con AdOptica, consorzio composto dalle ditte Italiane Microgate e ADS, e con l’Istituto Nazionale di Astrofisica, che portano complessivamente in positivo il coefficiente di ritorno industriale ottenuto dal nostro Paese.

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