Una “Banca delle idee” per mettere a sistema la forza innovativa e le energie progettuali dei futuri manager italiani a vantaggio del nostro sistema Paese in Cina. E’ l’obiettivo di un progetto, lanciato dal nostro Ambasciatore in Cina, Ettore Sequi, in occasione di un incontro nella sede diplomatica con una delegazione del Master global management for China (Gmc) dell’Universita’ Ca’ Foscari, guidata dal direttore, il professor Renzo Cavalieri.
La “Banca delle idee” nascera’ attraverso un concorso promosso dall’ambasciata e aperto agli studenti del Master, ai quali sara’ richiesto di presentare proposte e progetti innovativi in termini di idee, processi e analisi che rispondano alle esigenze delle aziende e ne promuovano la presenza sul mercato cinese. L’iniziativa attualmente e’ un progetto pilota, destinato in prospettiva ad essere esteso a tutte le Universita’ e gli Istituti di ricerca con Master o Programmi di specializzazione dedicati alla Cina. Un esperimento innovativo, quello annunciato dall’Ambasciatore, che mira a massimizzare conoscenze e competenze degli esperti di Cina e metterle al servizio degli interessi italiani e stabilendo un raccordo piu’ stretto con le Istituzioni nazionali qui operanti.
Il Master, organizzato in consorzio con quattro delle principali universita’ italiane impegnate nella ricerca e nella didattica sulla Cina (Universita’ Ca’ Foscari Venezia, Universita’ degli studi di Napoli “L’Orientale”, Universita’ degli Studi Roma Tre, Universita’ degli studi di Macerata), e’ stato realizzato in collaborazione con la stessa Ambasciata, con la Camera di Commercio Italiana in Cina, la Fondazione Italia Cina, Ice e Istituto Confucio Venezia. All’incontro presso la sede diplomatica hanno partecipato dieci studenti dell’attuale edizione del Master con relativi tutor aziendali e altrettanti ex studenti gia’ inseriti con successo nel mondo del lavoro. Il confronto ha evidenziato l’importanza della figura professionale degli “studenti sinologi” che, grazie al corso di formazione, hanno affinato nel contempo una formazione linguistico-culturale e manageriale, acquisendo cosi’ strumenti di conoscenza particolarmente efficaci per operare nel mondo del business cinese.
“In Cina, innovazione sara’ la parola chiave per i prossimi anni – ha sottolineato l’Ambasciatore Sequi -. L’Italia e’ Paese di innovazione e con questo spirito vogliamo presentarci e operare su questo mercato. Per agire efficacemente in Cina occorre muoversi in modo efficiente, organizzato e coeso, ma anche in modo moderno.”Siamo alla ricerca di buone idee – ha concluso l’Ambasciatore – e desideriamo valorizzare le energie progettuali dei nostri giovani managers, mettendole a fattore comune e al servizio della promozione del Sistema Paese in Cina”.