“Il nostro Paese è di norma associato a concetti di benessere, arte, gusto, cultura e raffinatezza. Da sempre l’Italia è vista dai russi come un modello di equilibrio e come esempio da seguire per saper vivere con eleganza e gioia”. A parlare è il professor Giuseppe Lo Porto, dirigente dell’Ufficio Istruzione del Consolato Generale d’Italia a Mosca che in un’intervista al Consorzio ICoN – Italian Culture on the Net ha raccontato le relazioni tra Italia e Russia sottolineando come “il contributo dato nei secoli dagli italiani per lo sviluppo di questi territori non passa certamente inosservato: dall’architettura all’arte, dalle tecnologie al manifatturiero: il made in Italy qui in Russia dà garanzie di qualità e stile”. Un’occasione per presentare anche le ultime iniziative dell’Ufficio Istruzione moscovita nel settore della promozione culturale e della diffusione della lingua italiana. “In Russia – continua Lo Porto – la nostra Rappresentanza diplomatica ha avviato già da anni il Programma P.R.I.A. (di diffusione della lingua italiana in Russia) e, a oggi, hanno aderito circa 150 istituzioni educative di tutta la Russia, da San Pietroburgo a Vladivostok”. Una partecipazione che sta crescendo grazie anche al “rinnovato interesse delle Istituzioni regionali e federali” afferma il dirigente che ha ricordato come nel corso dell’anno si siano “intensificati gli incontri ufficiali nel corso dei quali sono state gettate le basi per la definitiva ufficializzazione della lingua italiana quale L2 riconosciuta nei programmi ministeriali federali”. L’italiano, inoltre, “è stato inserito nel programma delle Olimpiadi federali delle materie scolastiche, la cui fase finale si è svolta lo scorso aprile a Vladivostok”. Un impegno costante, i cui risultati sono stati “messi in mostra” dai concorsi “Festival delle Regioni italiane” e “Che sia… poesia” promossi proprio dall’’Ufficio Istruzione del Consolato italiano. Il primo, “che coinvolgeva le scuole russe, invitate ad ‘adottare’ una regione italiana e a metterne in scena alcuni aspetti più prettamente folkloristici – racconta Lo Porto – ha visto la partecipazione di 35 Istituzioni”. Ma la vera “scommessa per noi è stata costituita dal concorso ‘Che sia… poesia’, a cui si è anche aggiunto il premio giornalistico Demetrio Volcic”. Un concorso, basato sullo studio della poesia romantica italiana e russa, che “ha coinvolto 15 istituzioni russe e 15 italiane in cui si studia la lingua russa – spiega il dirigente -. L’evento conclusivo, svoltosi a Mosca, è stata una vera e propria festa della poesia, in cui i ragazzi russi e italiani declamavano brani dei rispettivi autori in lingua originale”. Due iniziative importanti, sostenute dal Consorzio ICoN -Italian Culture on the Net e dall’Associazione Eduitalia. “La capacità attrattiva e la serietà di un’idea progettuale non può prescindere dalla premialità – conclude Lo Porto – e la possibilità di offrire ai nostri giovani vincitori corsi di lingua online e borse o assegni di studio rafforza il concetto di gioco di squadra”.