“Lo spettatore avrà la sensazione di partecipare a un atto poetico che lo costringerà a frugare nelle pieghe della memoria e a cercare il momento di metafisico distacco dalle consolidate certezze, dagli amabili resti”. Così la curatrice Katy Ferrante parla della mostra “Amabili Resti” di Iris Broquedis, che verrà inaugurata il 20 giugno alle 19,30 all’Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile. L’esposizione – organizzata dall’Istituto di Cultura in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia – è la seconda del progetto annuale “Incontri 1” che ha l’obiettivo di indagare, a partire da diverse discipline artistiche, le relazioni culturali tra Italia e Cile. In “Amabili Resti” protagonisti sono stoffe e tessuti: “Gli abiti sospesi – racconta ancora la curatrice – sono dei vuoti involucri che testimoniano quello che siamo stati, quello da cui partiamo, le zavorre dei pregiudizi e delle paure da cui ci siamo dovuti alleggerire. L’artista utilizza come materiale la carta, le garze, le cuciture, una specie di chirurgo dell’anima che lascia delle cicatrici come fossero dei nodi di nostalgie”. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino 22 luglio.