Giunge al quarto appuntamento del 2016 il ciclo denominato “Vivacissimo”, organizzato e quasi interamente prodotto dall’Istituto Italiano di Cultura di Sydney. Sullo stage del Foundry 616, locale di tendenza sulla Harris Street ad Ultimo, si esibisce il 9 giugno il musicista di Palau (Sardegna) Paolo Angeli. La formazione musicale di Angeli include esperienze diverse e variegate, dal canto a chitarra gallurese e logudorese al rock, dal folk al jazz. La diversificazione degli stili frequentati ne produce con gli anni uno particolare, che gli addetti ai lavori usano definire con il termine “contaminazione”: composizioni sospese tra free jazz, folk noise, pop minimale. Di particolare interesse lo strumento che suona, una chitarra sarda preparata utilizzata in maniera tradizionale ma anche servendosi di un archetto e di martelletti ad essa applicati ed azionati da apposite pedaliere. Angeli può annoverare collaborazioni con musicisti del calibro di Pat Metheny, Fred Frith, Jon Rose, Carlo Actis Dato, Antonello Salis e Otomo Yoshide, per citare solo i più noti. Nella sua tournée australiana, che lo ha visto esibirsi per il Melbourne Jazz Festival e l’IIc della stessa città, Angeli presenta “Sardinian Landscape” tratto dal suo ultimo album S’U. Il tour fa tappa il 9 giugno a Sydney. Il giorno dopo, sempre a cura dell’Istituto italiano di Cultura di Sydney e dell’Ambasciata d’Italia, Angeli sarà di scena a Canberra presso lo Street Theatre. Ad accompagnarlo al Foundry e nella capitale, un sassofonista ben noto al pubblico australiano, Mirko Guerrini. Compositore e musicista eclettico e poli-strumentista, Guerrini, che si è stabilito da qualche tempo in Australia, ha suonato con Billy Cobham, Brian Auger, Mark Feldman, Stefano Bollani, Enrico Rava, Stefano Battaglia, Paul McCandless, Caetano Veloso, Hermeto Pascoal Ivano Fossati e Giorgio Gaber.