L’export agroalimentare made in Italy in Canada ha registrato quota 661 milioni di euro nell’ultimo anno. Un mercato emergente, quindi, che però cresce ininterrottamente da dieci anni (+64%) e può ancora svilupparsi e aumentare, anche grazie all’accordo di libero scambio tra Unione europea e Canada (Ceta) in corso di definizione. Per valorizzare e promuovere l’agricoltura tricolore e, soprattutto, per aprire nuovi canali commerciali alle imprese associate, la Cia, Confederazione Italiana Agricoltori, ha organizzato a Vancouver il workshop “Sapori d’Italia: Il valore dell’agricoltura Made in Italy”. Un evento, promosso con il Comites e il Centro Culturale Italiano, sotto l’egida della nostra Ambasciata, a cui hanno preso parte oltre 50 tra buyer, importatori e distributori di “wine & food”, e autorità della città metropolitana di Vancouver e rappresentanti Ho.Re.Ca dell’area British Columbia.
A dare il via ufficialmente all’evento è stato il Console Generale d’Italia a Vancouver, Massimiliano Iacchini, che ha offerto “l’ampia disponibilità del Consolato ad accompagnare tutte le iniziative di promozione della Cia”. Dodici imprese associate alla Cia hanno animato l’importante iniziativa confederale in rappresentanza dell’eccellenza italiana nel settore: la pasta e l’olio dalla Puglia, il prosecco dal Veneto, il vino dalla Toscana e dalla Campania, i formaggi dalla Calabria, e poi prodotti di nicchia ad alto valore aggiunto come i pistacchi dalla Sicilia, lo zafferano dal Friuli Venezia Giulia e le marmellate biologiche con frutti antichi dalla Liguria.