Nato su impulso della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, il Processo di Khartoum è un foro di dialogo politico istituzionalizzato dell’UE su temi migratori con i Paesi di origine e di transito del Corno d’Africa e del Mediterraneo, ed include le organizzazioni internazionali del settore. Scopo dell’iniziativa è promuovere progetti concreti per una più efficace gestione dei flussi migratori in un’ottica di medio e lungo periodo.
La riunione di oggi, a livello tecnico, la seconda dopo quella di Parigi del febbraio scorso, vede la partecipazione di circa 90 rappresentanti dei Paesi e delle organizzazioni parte del Processo di Khartoum. Sarà un’occasione per discutere di possibili nuove iniziative e per fare il punto sullo stato di quelle già avviate. Tra queste ultime il SINCE – Stemming Irregular Migration in Northern and Central Ethiopia, programma a guida italiana del valore di 20 milioni di euro e primo progetto iniziato con fondi del Trust Fund per le migrazioni istituito al Vertice de La Valletta del novembre 2015.