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Il Ministro Gentiloni a Dublino – Brexit, emergenza migratoria nel Mediterraneo e le principali crisi internazionali tra i temi dei colloqui con l’omologo Flanagan

La visita a Dublino del Ministro Gentiloni, la prima di un Ministro degli Affari Esteri italiano in Irlanda dal 1995, consentirà di rilanciare il dialogo politico con un partner europeo cui l’Italia è legata da ottimi rapporti bilaterali. Focus dell’incontro con il Ministro degli Esteri Flanagan è stato l’esito del voto britannico e la gestione dei suoi seguiti e le prospettive future del progetto d’integrazione europea.

“L’Irlanda è uno dei Paesi piú shoccati dall’esito del referendum” sulla Brexit, “sia per i legami storici con la Gran Bretagna, sia per i rischi di nuove frontiere al confine con l’Irlanda del nord” ha detto il Ministro Gentiloni. “Sarebbe pericolosissimo per la stabilitá di un processo di pace costato tante vite e sofferenze, quindi come conseguenze della Brexit non possiamo accettare nuove barriere”. “La trattativa con Londra”, ha aggiunto il Ministro, “non deve portare ad una “Europa a la carte”, che si sviluppi cioè sulla base degli interessi dei singoli paesi. Al contrario, “bisogna rilanciare il progetto di coesione europea e concentrarsi sulle prioritá dei cittadini, come la soluzione della crisi migratoria, la crescita ed il lavoro e la sicurezza”.

Al centro dei colloqui con il Ministro Flanagan anche l’emergenza migratoria nel Mediterraneo, alla luce degli esiti del Consiglio Europeo del 29 giugno. L’incontro ha consentito poi ai due Ministri uno scambio di vedute sulle principali crisi internazionali: dalla Libia al contrasto a Daesh in Siria e Iraq all’Ucraina.

Il Ministro Gentiloni ha pronunciato nel pomeriggio un intervento dal titolo “L’Europa dopo il referendum britannico” presso il prestigioso Trinity College di Dublino, che ospita il più antico dipartimento di italianistica al mondo, fondato nel 1776, seguito da un incontro con la comunità accademica italiana.

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