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Teheran – Prosegue ad Aquileia la serie “Archeologia Ferita” con un’esposizione sull’Iran

Dopo ‘Il Bardo ad Aquileia’, la mostra dedicata al museo tunisino colpito dal terrorismo fondamentalista, prosegue ad Aquileia la serie ‘Archeologia Ferita’ con un’esposizione sull’Iran: inaugurata il 25 giugno, ‘Leoni e Tori dall’antica Persia ad Aquileia’ è la prima esibizione di arte iraniana al mondo dopo la firma dello storico Accordo sul Nucleare Iraniano. Aperta fino al 30 settembre e organizzata dalla Fondazione Aquileia, dal Polo Museale del Friuli Venezia Giulia e dall’Iranian Cultural Heritage, Handicrafts and Tourism Organization in collaborazione con la Fondazione Bracco e molti altri sponsor, la mostra è dedicata all’arte achemenide e sasanide, ed espone ventinove pezzi – di cui molti non hanno mai lasciato l’Iran – in oro, argento, bronzo, terracotta e pietra provenienti dal Museo Archeologico Nazionale di Tehran e da quello di Persepoli. Il catalogo, in italiano, inglese e farsi, si apre con le prefazioni del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali Dario Franceschini, della Presidente della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, del Presidente della Fondazione Aquileia Ambasciatore Antonio Zanardi Landi e, da parte iraniana, del Vice Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran, S.E. Masoud Soltanifar.

La mostra, di rilevanza internazionale, aspira ad accompagnare il rilancio del dialogo e la ripresa d’interesse nei confronti della Repubblica Islamica dell’Iran, un grande partner culturale e, in potenza, politico ed economico con cui l’Italia, anche negli anni più difficili, non ha mai interrotto le relazioni. Con la serie di mostre iniziata lo scorso anno e destinata a proseguire con iniziative di pari ed attuale interesse – hanno sottolineato il Ministro Franceschini e la Presidente Serracchiani – Aquileia e l’omonima Fondazione stanno sviluppando una vocazione a condurre operazioni di “politica culturale” rivolte a Paesi che rivestono un particolare interesse per l’Italia.

L’apertura della mostra è stata salutata dal Presidente della Repubblica che ha inviato un caloroso messaggio che condensa il significato dell’iniziativa.