Prenderà il via il prossimo 7 settembre la mostra “Patrimonio in pericolo. Il Centro Scavi Torino e la riqualificazione del patrimonio culturale iracheno”, organizzato dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto Italiano di Cultura di Washington, in collaborazione con il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino (Crast). La presentazione sarà affidata a Carlo Lippolis, Presidente della Crast e direttore della spedizione archeologica italiana in Tulul al Baqarat. Il Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino è attivo in Iraq da oltre 50 anni. La ricerca e gli interventi a favore della tutela del patrimonio culturale iracheno del paese non è mai stata interrotta. Subito dopo il saccheggio del museo di Baghdad (2003), il Crast ha avviato infatti un progetto di riqualificazione per alcune delle principali sale del Museo e progetti di formazione. Interventi che hanno permesso nel mese di marzo 2015 la riapertura ufficiale del Museo dell’Iraq a Baghdad. Più di recente il Centro ha ripreso le attività di ricerca archeologica nel sud del paese e ad aprile 2016 l’Istituto congiunto (italiano-iracheno) di Scienze Archeologiche è stato riaperto. L’esposizione sarà caratterizzata da foto di progetti e dal lavoro che il Centro ha fatto in Iraq nel corso dell’ultimo decennio.